Siamo arrivati alla terza puntata del pagellone di stagione. Quello dedicato agli attaccanti. Promossi, nonostante qualche momento difficile, Torregrossa e Puscas, ovvero i due colpi del mercato di gennaio. Grande crescita di Sibilli, mentre la delusione più grande resta Cohen. Discorso a parte per Lucca che era partito alla grande ma poi, per una serie di motivi, non ha confermato quei numeri impressionanti visti tra agosto e novembre. Marsura merita il 6 per il girone d’andata, mentre Masucci mezzo voto in più perché dalla panchina è stato spesso decisivo e si è confermato un grande lottatore a 37 anni. Un attacco che non ha mandato nessuno in doppia cifra, anche se chi è arrivato a gennaio ha fatto molto bene a livello di media gol, e che nel complesso non ha fatto la differenza alla resa dei conti. Non a caso solo il Perugia segna meno del Pisa tra le squadre entrate nei playoff.
Ernesto Torregrossa 7,5: il Pisa punta su di lui a gennaio e nel complesso non delude le attese. Il valore non si discute. L’unica ingognita era legata agli infortuni che lo hanno frenato negli ultimi anni e al minutaggio scarso nella prima parte di stagione con la Sampdoria. Che non è al meglio si vede soprattutto quando il Pisa deve giocare i turni infrasettimanali, cosa che capita spesso, ma D’Angelo lo trasforma nell’unico vero cecchino dell’area piccola. Senza dimenticare di dare una mano alla squadra in fase di non possesso. Da attaccante di manovra a uomo d’area. Marzo per lui è un mese straordinario quando diventa anche Mvp della Lega B e dell’Aic ( associazione italiana calciatori). Aprile purtroppo rappresenta una fase di calo ma in finale torna ad essere determinante sotto porta facendo sognare l’Arena dopo 45 secondi. Segnava gol difficili, ora segna quelli da vero bomber . Dal dischetto segna tre volte ma sbaglia anche un penalty pesante nello 0-0 con la Ternana. Se è al top della condizione vale la pena riscattarlo, anche se l’obbligo è decaduto con la mancata promozione. I numeri: 18 presenze, 8 gol.
George Puscas 7+: arriva a Pisa l’ultimo giorno di mercato ma rispetto a Torregrossa arriva maggiormente rodato e non fatica a inserirsi dopo metà stagione passata al Reading in Championship. . Le prime tre partite gioca bene ma non trova il gol, con il Vicenza è quasi una sfida tra lui e Contini, che poi realizza a Monza nella vittoria per 2-1 in campionato. Segna un gol sublime con il Crotone e chiude la contesa con la Cremonese, poi si scatena nel finale di campionato chiudendo a quota 8 reti. Manca però l’appuntamento con i playoff dove mette un assist prezioso per Benali in semifinale con il Benevento, quando di fatto toglie un gola Hermannsson, ma resta a secco di reti. In finale con il Monza si mangia duie ghiotte occasioni all’andata e coglie una traversa al ritorno che fa ancora rumore. Resta comunque un impatto nettamente positivo. Anche per lui non c’è più obbigo di riscatto I numeri: 22 presenze, 8 gol.
Giuseppe Sibilli 7: una prima parte di stagione straordinaria e comunque una crescita costante alla sua seconda stagione in nerazzurro. Segna il gol della prima vittoria in campionato con la Spal dopo appena 31 secondi e poi diventa l’uopmo dai gol belli e pesanti che stendono big come Monza, Brescia, in trasferta, e Lecce. Dirompente nell’uno contro uno, con lui in campo il Pisa crea decismente più occasioni. Al ritoerno segna un solo gol nella vittoria di Frosinone all’ultima giornata. Deve migliorare sotto porta, fa ancora fatica a segnare nelle occasioni più semplici, e anche nell’ultimo passaggio in base alla mole di gioco che propone. I numeri: 40 presenze, 5 gol.
Gaetano Masucci 6,5: dopo i problemi fisici della scorsa stagione in pochi potevano pensare di rivederlo protagonista, invece riesce a dare sempre il suo contributo anche dalla panchina. Soprattutto nel girone d’andata, al ritorno il minutaggio si è ulteriormente ridotto, quando diventa un po’ quello che in Nba viene chiamato il sesto uomo. Sforna cinque assist vincenti e segna un gol di tacco spettacolare contro l’Ascoli all’Arena nella gara pareggiata per 1-1. Da sottolineare anche il bel gol di testa in Coppa Itala nella gara persa a Cagliari per 3-1. Il primo della stagione nerazzurra e il primo dopo il lungo infortunio. Fu una vera liberazione. Indomito ed esempio per i più giovani. I numeri: 30 presenze, 2 gol.
Davide Marsura 6: per alcuni giocatori il girone d’andata è stato molto diverso da quello di ritorno, per lui il discorso è diverso. Non lo ha praticamente giocato: 136 minuti appena, tanta panchina, concorrenza, grazie agli arrivi dei big a gennaio, e qualche problema fisico. Peccato perché anche a partita in corso sarebbe potuto esser utile in alcune circostanze, anche se il 4-3-1-2 lo penalizza perché da esterno d’attacco dà il meglio. Due belle reti contro Perugia e Frosinone che però portano un solo punto. La sufficienza arriva perché è giudicabile solo fino alla partita con l’Alessandria, l’ultima in cui è partito titolare, del 5 febbraio scorso. I numeri 19 presenze, 2 gol.
Lorenzo Lucca 5,5: le prime 7 partite in campionato, nelle quali segna sei reti, illudono tutti e probabilmente sovrastano anche lui. tanta la pressione dei media e degli addetti ai lavori. Dalla serie C alla nazionale Under 21, dove segna due reti, e alla testa della classifica con il Pisa il salto è probabilmente troppo veloce. Anche il C.t. della Nazionale Roberto Mancini si interessa di lui e lo viene a vedere con il Pordenone. Per molti diventa il salvatore della patria azzurra. Errore madornale. Dalla squalifica di Cittadella, complice anche qualche problema fisico, non ritroverà quasi mai quella continuità di prestazione a prescindere dal gol che non arriva. Mette a segno quattro assist vincenti, due nel finale di stagione contro Como e Frosinone, ma anche ai playoff stenta. Non gli va buttata la croce addosso, ci mancherebbe, ma ha fatto troppo poco da novembre o a oggi per meritare la sufficenza. A gennaio stava per passare al Sassuolo ma la proprietà lo ha tenuto perché lo considera un patrimonio del club. Vediamo adesso cosa succederà. Da una sua eventuale cessione dipende anche il destino dell’attacco del Pisa. Se resta deve ritrovare gli stimoli giusti. Il talento c’è. I numeri: 35 presenze, 6 gol.
Yonatan Cohen 5: E’ la grande delusione della stagione. Arrivato per 2,5 milioni di euro circa dal Maccabi Tel Aviv ha fatto fatica ad inserirsi nella squadra anche a livello tattico.Pochi lampi, tante gare deludenti come ad esempio quello con il Cosenza dove D’Angelo gli aveva dato di nuovo una chance da titolare. Segna quattro reti, da distanza siderale con il Benevento, ma nonostante qualche giocata di classe non riesce quasi mai a fare la differenza. I suoi ingressi in campo non portano mai quella spinta necessaria per cambare le sorti del risultato. I numeri: 26 presenze, 4 gol.