Il 6 maggio 1990 il Pisa pareggia 0-0 all’Arena con il Cosenza e conquista la promozione in serie A con ben quattro giornate d’anticipo. La squadra di Luca Giannini taglia il traguardo a braccetto con il Torino che quella domenica impatta per 3-3 a Trieste. Decisivo per la matematica anche lo 0-0 tra Reggina e Foggia che avrebbe solo rimandato la festa di nerazzurri e granata. Una promozione fantastica livello di numeri, 51 punti sono il record con i 2 punti a vittoria per il Pisa, ma che in un primo momento sembrava quasi un fatto scontato. Il presidentissimo Anconetani, insoddisfatto al termine della partita, storce il naso e medita di dimettersi. Un mese dopo, al termine della gara pareggiata 2-2 con il Parma, Romeo riaprirà per pochi minuti la Torre di Pisa dando il via alla vera festa promozione per il delirio dei tifosi nerazzurri. Ad oggi l’ultima promozione in A della storia del Pisa.
Un pari che vale la A ma con poche emozioni. Il Cosenza di Gianni Di Marzio, scomparso di recente, arriva a Pisa per cercare almeno un punto sul cammino verso la salvezza in B. Marcature a uomo e poco spazio per gli attaccanti nerazzurri fin dai primi minuti. Di Leo respinge una punizione di Piovanelli, poi è il Cosenza a rendersi pericoloso con un contropiede di Padovano, che è ormai a un passo dal passare al Pisa, e poco altro in un pomeriggio segnato dal gran caldo. La gara è davvero priva di emozioni e tolto qualche palla inattiva scivola via su uno 0-0 che accontenta tutti, tranne Romeo, e vale il ritorno in A dopo appena una stagione di purgatorio.
Romeo non esulta. In curva nord e sugli spalti si festeggia, ma negli spogliatoi il clima non è così gioioso. Romeo Anconetani ai microfoni della Rai, intervistato da Marcello Giannini, non è soddisfatto dell’atteggiamento messo in campo dalla squadra dopo che aveva dichiarato non solo di voler centrare matematicamente la A ma anche di staccare il Torino in testa alla classifica: < Sono molto arrabbiato. La partita non mi è piaciuta, diverse cose non sono state di mio gradimento e mi riservo di agire di conseguenza. Debbo anche dire che sto pensando di dimettermi>. Sulla serie A conquistata con netto anticipo Romeo è lapidario: <Per me è una cosa normale>. Più diplomatico l’allenatore del Cosenza Gianni Di Marzio:< Abbiamo trovato un ottimo Pisa a cui faccio gli auguri per la A. Siamo stati bravi a chiudere le fasce laterali concedendo poco al Pisa>.
La vera festa. Nonostante la delusione di Pisa-Cosenza Romeo non si dimette e dopo quasi un mese riesce a godersi una promozione strameritata dopo il 2-2 con il Parma del 3 giugno. La gente partecipa in maniera più attiva in un clima di festa, anche gli emiliani sono già in A, e a fine partita tantissimi tifosi si ritrovano nel prato di Piazza dei Miracoli. La Torre è chiusa per restauro dall’8 gennaio 1990. Un giorno difficile per la città, addolcito dalla vittoria del Pisa a Parma per 2-0, vissuto in diretta Tv sulla Rai durante una trasmissione di Raffaella Carrà. Ma quel 3 giugno Romeo vuole lasciarsi tutto alle spalle e chiede, e ottiene, di salire per pochi minuti sulla Torre sventolando una bandiera nerazzurra. E’ l’ultimo trionfo del Presidentissimo.