In tempi recenti, soprattutto dalla finale playoff del 2007, le sfide tra Monza e Pisa sono state sempre molto intense e combattute. In passato la sfida aveva un minore appeal con i nerazzurri che anche durante l’era Anconetani faticavano a imporsi al Brianteo. L’unica vittoria di quel periodo magico risale alla Coppa Italia 1991-92, decisivo un gol di Scarafoni, mentre nella stagione dell’ultima promozione in A il Monza del compianto Pierluigi Frosio riuscì a imporre il 2-2 ai nerazzurri, per due volte andati in vantaggio, che si presentarono in Brianza da primi della classe.
Comanda il Pisa. Il 21 gennaio 1990 fa freddo in Brianza, dove il Pisa è atteso da un Monza che in quel momento si trova a metà classifica con 19 punti. A meno 4 dalla zona promozione, al quarto posto c’è il Cagliari di Claudio Ranieri, e a più 5 sulla zona retrocessione occupata dal Barletta quart’ultimo con 14 punti, squadra che poi riuscirà a salvarsi. I nerazzurri si sono laureati campioni d’inverno due settimane prima vincendo per 2-0 a Parma e comandano la classifica con 27 punti, uno in più del Torino, che quel giorno ospita la Reggiana, due in più del Parma, impegnato in casa con la Reggina in una sfida d’alta quota. A Monza i nerazzurri si presentano senza Davide Lucarelli. Al suo posto sulla fascia sinistra gioca il giovane Davide Moretti. Sempre in difesa lo stopper Alessandro Calori rientra tra i titolari dopo una giornata di squalifica. Dalla mediana in su il Pisa è straripante con Neri, Cuoghi, Incocciati, Been e Piovanelli. Senza contare che il numero 6, quello di solito dedicato al libero, lo indossa, per la terza domenica di fila, Aldo Dolcetti. Un centrocampista tra i più bravi tecnicamente in quel momento.
Pareggio emozionante. Il Pisa all’andata si è imposto 3-0 ma il Monza è in ripresa anche se è reduce da una sconfitta per 4-0 a Torino. Il Pisa parte forte anche al Brianteo e passa in vantaggio dopo 12 minuti con chi meno te lo aspetti: Incocciati lavora un bel pallone per vie centrali e serve a destra Bosco, il futuro capitano nerazzurro, non ancora diventato libero, si inserisce bene e segna di destro con un rasoterra imparabile per Pinato. Nel Pisa si fa male Piovanelli. Giannini è costretto a chiamare il primo cambio già al 35′, gettando nella mischia Boccafresca e di conseguenza arretrndo un po’ il baricentro della squadra. Il Monza impatta bene l’approccio nel secondo tempo grazie anche alla verve di un giovanissimo Anselmo Robbiati, detto spadino, futuro fantasista della Fiorentina. Proprio Robbiati fa una gran giocata sulla destra e mette in mezzo per Serioli che anticipa Antonio Cavallo e batte Simoni. Il Pisa però ha la forza per poterla vincere e, dopo l’ingresso di Fiorentini per Dolcetti, passa di nuovo in vantaggio con una bella punizione di Incocciati al 63′. Il Monza però non molla e dopo tre minuti trova il definitivo pareggio, sugli sviluppi di una punizione calciata dalla sinistra, con un colpo di testa in mischia di Concina. Pari giusto e Pisa che per la prima volta in quel campionato subisce due reti nel giro di 90 minuti. Ne aveva subiti appena sette in tutto il girone d’andata. In quella domenica il Pisa viene raggiunto in vetta dal Torino, che batte 4-0 anche la Reggiana, con il quale starà a braccetto per gran parte della stagione chiusa poi al secondo posto. La serie A per il Pisa arriverà con quattro giornate d’anticipo, il Monza invece scivola in classifica e retrocede in serie C dopo aver perso per 1-0 lo spareggio con il Messina a Pescara.