<Il ciclone Pisa bussa alle porte del paradiso>, titola Il Tirreno all’indomani della vittoria del Pisa il 7 novembre 1999 a Como. Non una vittoria banale. Infatti è la prima dopo la morte del presidentissimo Romeo Anconetani scomparso pochi giorni prima. Una vittoria dedicata all’uomo che ha fatto grande il Pisa e che porta al terzo posto i nerazzurri di D’Arrigo dietro Spal e Cittadella nel girone A di serie C1. Un 2-0 firmato da Alex Muoio e Raffaele Quaranta per la gioia degli oltre cinquecento tifosi al seguito.
Si sblocca Muoio. Il Como, partito tra le favorite, è in crisi e ha appena 8 punti in classifica. La squadra allenata da Marini si trova a soli 8 punti e per tornare a sperare in una rimonta in chiave playoff deve solo vincere. D’Arrigo rilancia titolare Alex Muoio, l’attaccante protagonista della promozione in C1 nella stagione precedente con 13 gol. La mossa è vincente perché al 21′ Muoio segna da pochi passi il gol del vantaggio su assist di Savoldi. E’ il primo e resterà l’unico nella stagione 1999-2000. La partita va nella direzione che vuole il Pisa e Rosin nel primo tempo deve compiere solo un intervento determinante in uscita su Tommaso Rocchi, futuro bomber di Empoli, Lazio e in tre occasioni della Nazionale.
Monologo nerazzurro. La gara è a senso unico. Il Pisa domina ma non la chiude subito e va vicino al raddoppio con Savoldi servito da un Femiano in gran spolvero. Niccolini e Baraldi sono padroni della difesa. A centrocampo Quaranta e Serra garantiscono equilibrio assieme a Paolo Andreotti che non si lascia andare ai consueti inserimenti ma riesce a coprire quando occorre. Il raddoppio però non arriva e si sa che nel calcio la beffa è sempre dietro l’angolo. Ma a dieci minuti dalla fine Quaranta, dopo un bello scambio con l’ottimo Moro, decide di trasformarsi in Alberto Tomba e diventa campione di Slalom sulla trequarti comasca e all’ingresso in area lascia partire un tiro imparabile per Brunner. E’ l’apoteosi. e il 2-0 finale.
Euforia e dedica. Negli spogliatoi Francesco D’Arrigo elogia i suoi ragazzi: < Abbiamo interpretato la partita alla perfezione. La squadra è in crescita, non ho mai avuto giocatori così forti. Sono tre punti meritati e il terzo posto in classifica è il giusto premio>. Il difensore Gabriele Baraldi, secondo Il Tirreno migliore in campo con voto 8, parla degli avversari:<Sapevamo che avevano qualche problema ed abbiamo colpito>. L’allora presidente Enrico Gerbi, scomparso nel 2013, era stato più diretto: <Abbiamo giocato una partita magnifica>. La vittoria viene dedicata da Gerbi, e anche dal socio Roberto Posarelli, al presidentissimo Romeo Anconetani. Nel settore ospite fa bella mostra lo striscione <Romeo cuore di Pisa>. E qualcuno pensa che forse lo zampino in quel successo ce l’ha messo lui.