Il Pisa non vince all’Arena con il Benevento dal 5 maggio 2013 quando si impose per 2-0 nella gara che regalò la certezza matematica dei playoff per la promozione in B alla squadra di Pagliari. Proprio nello scontro con la concorrente diretta.
La rimonta di Dino. Pagliari viene richiamato dal presidente Carlo Battini sulla panchina del Pisa a sei giornate dalla fine, era stato esonerato nel febbraio 2012, per sostituire Alessandro Pane che dopo un ottimo inizio di campionato è scivolato praticamente a metà classifica. La graduatoria molto corta in un anomalo girone di serie C a sedici squadre. Una formula che ci riporta agli anni Ottanta. Pagliari vince subito in rimonta la gara chiave con il Frosinone e si riporta a-1 dalla zona playoff occupata in quel momento dai ciociari e dal Benevento. Dopo la sosta infila altri successi in trasferta a Sorrento, in casa con il Viareggio e a Prato portandosi al quinto posto a + 4 proprio sul Benevento dell’ex Guido Carboni. Per la tifoseria Pagliari è un punto di riferimento e l’affetto intorno a quelli che lui chiama i suoi ragazzotti cresce di partita in partita. La gara dell’Arena è decisiva: al Pisa basta anche un pari, il Benevento deve solo vincere e poi sperare di superare i nerazzurri all’ultima giornata. Con la squadra di Pagliari che deve far visita alla capolista Avellino che proprio quel 5 maggio conquista la promozione diretta in B.
Eurogol di Sabato. Quel 5 maggio l’Arena presenta un buon colpo d’occhio con circa seimila spettatori e una bella coreografia in Curva Nord. Pagliari recupera Favasuli e Mingazzini a centrocampo e punta sul classico 4-4-2 con Scappini e Gatto in attacco. In avvio Rizzo sfiora l’incrocio dei pali su assist di Buscé, ma anche il Benevento è pericoloso con un tiro alto di poco dell’ex D’Anna. Al 16 ‘ la possibile svolta in negativo per il Pisa. Si crea un parapiglia dopo un brutto fallo di Anaclerio su Buscé, a quel punto Mingazzini colpisce Rajcic e l’arbitro Chiffi estrae il rosso diretto per il mediano nerazzurro. Con l’uomo in meno il Pisa è comunque tosto e aggressivo e al 21’ passa in vantaggio con un gol bellissimo: corner da destra di Favasuli che disegna una traiettoria perfetta per Sabato che appostato fuori area, prinvo di amrcatura, si coordina bene e di sinistro la mette nell’angolino basso. L’Arena esplode e il Benevento va in tilt. L’occasione più nitida arriva al 36′ quando il solito D’Anna serve Montiel che coglie l’esterno della rete.
Scappini raddoppia e Sepe conserva. Nel terzo minuto di recupero il Pisa raddoppia: Favasuli calcia una punizione da sinistra verso centro area dove Scappini anticipa tutti in spaccata e batte Gori. Andare avanti di due gol all’intervallo è determinante anche perché al 7′ della ripresa viene espulso il portiere del Benevento Gori per fallo da ultimo uomo su uno scatenato Gatto lanciato a rete in contropiede. Si ristabilisce così la parità numerica e sulla punizione seguente Favasuli sfiora il tris. Sale in cattedra il portiere nerazzurro Sepe con tre interventi spettacolari su Germinale. Il più bello su un colpo di testa ravvicinato dell’attaccante giallorosso. Finisce 2-0 per il Pisa e l’obiettivo playoff è centrato. Si fa festa sotto la Nord e si sogna perché la squadra non è probabilmente la più forte delle quattro che si giocano la B ma ha grande condizione e tanto entusiasmo. La striscia di vittorie sale a sei con il successo per 3-2 ad Avellino e poi ai playoff il Pisa elimina in semifinale il Perugia, nella giornata dell’epico gol di Favasuli al Curi, prima di arrendersi al Latina nel doppio confronto finale.