Ci sono stati Pisa-Ascoli memorabili in tempi passati, soprattutto negli anni Ottanta, e in tempi più recenti. Dal 2-1 griffato Kutuzov e Cerci nel 2007 a quello commovente del Pisa di Gattuso, a porte chiuse, nel 2016. Ci sono state anche partita all’apparenza con minor significato ma che alla fine sono comunque entrate nella storia recente del Pisa. Un’altra vittoria per 2-1, con rigore decisivo di capitan Favasuli dopo il novantesimo, che vale il momentaneo primo posto in classifica nel campionato di serie C 2013-2014.
Il ritorno di Giordano. Il 3 novembre 2013 si gioca la decima giornata di andata del campionato di serie C e un Ascoli in grande difficoltà viene a far visita a un Pisa che sette giorni prima ha perso la testa della classifica a Gubbio e insegue a tre lunghezze il sorprendente Pontedera di Paolo Indiani capolista del girone. Tra i protagonisti della giornata c’è l’ex allenatore nerazzurro Bruno Giordano che torna per la prima volta da avversario all’Arena dopo la retrocessione in C nella primavera del 2009. Per lui un po’ di fischi. In quel campionato le retrocessioni sono bloccate, a causa della riforma dei campionati, e si entra ai playoff anche con il nono posto. Quindi anche chi è in fondo alla classifica se la gioca senza troppi tatticismi. L’Ascoli infatti affronta il Pisa di Dino Pagliari, che ha comunque smaltito l’amarezza per la finale playoff persa a Latina, e crea occassioni soprattutto nel primo tempo. Il primo vero squillo però è del Pisa con la traversa colpita di sinistro da Napoli su sponda di Arma. Al 43′ l’Ascoli passa in vantaggio: grande iniziativa a destra di Falzerano, tornato proprio questa estate ad Ascoli dopo ben nove anni, e palla al centro per Vegnaduzzo che in diagonale batte l’attuale portiere della Lazio Ivan Provedel. Subito dopo il gol dei bianconeri il Pisa chiude il primo tempo all’attacco e coglie la seconda traversa della giornata, stavolta direttamente su punizione con capitan Favasuli.
La grande rimonta. Il 3 novembre è il giorno in cui, nel 1999, è morto Romeo Anconetani. La Nord lo ricorda con uno striscione molto bello a inizio secondo tempo: “In questo calcio di Business e repressione ber mi Romeo simbolo di tifo e passione”. E la mente non può che andare alle grandi sfide con il presidente dell’Ascoli Costantino Rozzi. In campo però il Pisa deve ribaltare una partita che si sta mettendo male. Nella ripresa si gioca a una porta, quella dell’Ascoli. Il Pisa però per mezz’ora non è preciso ed ancora poco fortunato quando Favasuli con un bel destro a girare sfiora il palo. Al 75′ però arriva il pareggio grazie a un tocco ravvicinato del difensore Kosnic che risolve una mischia su un bel cross dalla sinistra del nuovo entrato Bollino. Proprio Bollino a due minuti dal novantesimo viene espulso per proteste dall’arbitro Rasia, protagonista del finale. Il Pisa riesce a ribaltarla nei minuti di recupero quando Napoli si conquista un rigore per un contatto in area con Rosania. L’ascolano rimedia il secondo giallo e viene espulso anche lui. Favasuli va sul dischetto con la solita fredezza e segna il definitivo 2-1. Il capitano corre sotto la nord ed esulta per un successo che vale il ritorno in testa alla classifica insieme al Pontedera e a Aquila. I granata infatti perdono a Catanzaro e anche gli altri risultati sono favorevoli al Pisa.