L’ultima e finora unica vittoria del Pisa a Cosenza risale al 3 dicembre 1989. Un esaltante 4-1 firmato dalla tripletta di Piovanelli e dall’unico gol in nerazzurro di Aldo Dolcetti, che però ne ha fatti segnare tanti, che lanciò il Pisa nella volata per il titolo di campione d’inverno in serie B. Per il Cosenza in gol Gigi Marulla, a cui oggi è cointestato lo stadio san Vito. Un successo importante nella splendida cavalcata della squadra di Luca Giannini verso una serie A conquistata matematicamente proprio grazie allo 0-0 con i calabresi nella gara di ritorno all’Arena.
Nerazzurri in testa, rossoblu ancora scossi dalla morte di Bergamini. Il Pisa si presenta a Cosenza da primo in classifica dopo la vittoria per 3-0 con il Pescara. Il Cosenza del grande ex allenatore nerazzurro Gigi Simoni, scomparso un anno e mezzo fa all’età di 81 anni, è in piena lotta per non retrocedere ed è ancora sconvolto dalla morte di Donato Denis Bergamini che venne ritrovato senza vita il 18 novembre di quell’anno sulla statale 106 in prossimità del Mar Ionio a soli 27 anni. Un caso che per anni ha interessato la trasmissione Chi l’ha visto ed è stato oggetto di un libro di Carlo Petrini dal titolo “Il calciatore suicidato”. Oggi la curva sud del Cosenza è intitolata proprio a Bergamini e il caso sulla sua morte è stato riaperto.
Tre volte Piova. Il Pisa si dimostra più tonico e impone un tasso tecnico superiore fin dalle prime battute dell’incontro con il suo uomo simbolo dell’attacco ancora una volta in cattedra. Lamberto Piovanelli è l’arma in più dello splendido collettivo allenato da Luca Giannini e con Beppe Incocciati forma una delle coppie più gol più forti della storia del Pisa . Al 6’ i nerazzurri passano grazie a una splendida azione che li porta in gol con tre passaggi: Dolcetti apre da centrocampo per Cuoghi che di prima serve Piovanelli scattato sulla destra, l’attaccante controlla bene e poi con un diagonale di destro batte Di Leo. Il Pisa controlla senza problemi e fa sfogare il Cosenza. Il raddoppio arriva allo scadere del primo tempo stavolta con un contropiede micidiale finalizzato sempre da Piovanelli dopo uno scambio con Incocciati. Piovanelli porterà il pallone a casa nella ripresa segnando una fantastica tripletta, la prima e unica in maglia nerazzurra, quando al 66′ mette in rete di testa su uno splendido cross da destra di Cuoghi che va solamente spinto in rete. Cuoghi, assieme ovviamente a Piovanelli, si merita la palma di migliore in campo al San Vito.
La prima volta di Dolcetti. In mezzo alla performance di Piova-gol c’è il tempo per gioire grazie anche un calciatore che non ha stessa confidenza con la porta rispetto al centravanti di Castelfiorentino. Il minuto buono è il 56’ e tutto nasce da una punizione quasi all’altezza della bandierina di destra calciata da Been a centro area dove è sempre Piovanelli a saltare più in alto di tutti e superare Di Leo, sulla linea però c’è Storgato pronto a respingere, spunta però Aldo Dolcetti che anticipa il libero del Cosenza e appoggia in rete il pallone che di fatto chiude la gara. Una bella soddisfazione per il forte centrocampista arrivato a Pisa nell’estate del 1987 e da sempre eclettico e talentuoso in campo e fuori. Dopo la carriera agonistica Dolcetti è rimasto nel calcio come allenatore, oggi è uno dei collaboratori di Massimiliano Allegri alla Juventus, ma ha portato avanti altre passioni. Su tutte quella della pittura.
Marulla per il gol della bandiera. Il Cosenza trova la rete della bandiera con Gigi Marulla , a cui oggi è cointestato lo stadio San Vito, che sorprende sul primo palo il portiere Luigi Simoni, omonimo dell’allenatore e altro ex di quella giornata. Marulla invece risulterà decisivo per la salvezza del Cosenza, che concluderà la stagione con Di Marzio in panchina, e per lungo tempo farà sognare ai tifosi silani la promozione in serie A. Marulla resterà legato al Cosenza anche dopo la carriera da calciatore allenando a lungo nel settore giovanile e per un periodo anche la prima squadra. Per lui 89 gol in campionato e un grande legame con la città calabrese fino al giorno della sua morte, arrivata in seguito a un malore, il 19 luglio 2015. Marulla, dopo quel gol, segnerà al Pisa anche nel 2-0 in Calabria del 1992-93 e, su calcio di rigore, a Pisa nella stessa stagione al ritorno. E’ il gol dell’1-0 decisivo che fino a due anni fa ha rappresentato l’unica vittoria dei calabresi all’Arena.