Le ultime tre vittorie casalinghe del Pisa sul Brescia sono state ottenute senza il calore dell’Arena Garibaldi. Nel gennaio del 2021 il Pisa ha vinto per 1-0 nel suo storico stadio ma a porte chiuse a casa dell’emergenza Covid . In precedenza il Pisa ha battuto per 1-0 il Brescia a Empoli nel settembre del 2016, gol di Eusepi, e a Pistoia in Coppa Italia per 2-1 il 15 agosto 2007 in rimonta grazie ai gol di Castillo e Ciotola. L’ultimo successo in un’Arena con pubblico, non troppo numeroso a dire il vero, risale al 5 dicembre 1993 quando il Pisa di Nicoletti, in grande difficoltà di classifica, tirò fuori una prestazione maiuscola contro il Brescia dell’ex allenatore nerazzurro Mircea Lucescu e di Maurizio Neri, subentrato nella ripresa, che è lanciato verso il ritorno in A. I nerazzurri però tirano fuori l’orgoglio e si impongono con un netto 4-2.
Muzzi e Pisa superstar. All’Arena pochi spettatori infreddoliti e cielo grigio come il momento che sta attraversando la squadra che non vince dalla quarta di campionato con il Palermo. La settimana precedente il Pisa è stato sconfitto a Pescara e in trasferta fino a quel momento ha raccolto un solo punto, 2-2 in extremis sul campo del Vicenza, sui 9 totali in 13 partite. In casa invece la squadra è sempre imbattuta. Il mercato di novembre ha portato a Pisa il portiere Francesco Antonioli, il centrocampista Luca Mattei e l’attaccante Roberto Muzzi. Contro il Brescia Nicoletti preferisce Lazzarini ad Antonioli in porta, mentre gli altri due risulteranno determinanti per la vittoria. Il Pisa affronta il Brescia con un piglio diverso dal solito. Fin da subito la squadra si porta all’attacco riuscendo a scaldare il pubblico come ha fatto raramente in quella stagione. Al 17’ arriva il meritato vantaggio con un bel colpo di testa di Franco Rotella proprio su cross di Mattei. La gioia dura poco perché il Pisa si distrae in difesa e l’attaccante Lerda punisce i nerazzurri sorprendendo Lazzarini. Il pari non spaventa il Pisa. Muzzi è davvero scatenato. L’attaccante arrivato in prestito dalla Roma viene steso in area al 28’. Per Boggi è rigore. Lo specialista Pasquale Rocco va sul dischetto e trasforma di potenza. Passano tre minuti ed è ancora Muzzi a liberarsi in area, palla sul palo ma Rocco è pronto a riprendere la respinta e infilare in rete da pochi passi di destro. Al 39’ Muzzi completa l’opera segnando in contropiede il suo primo gol in nerazzurro. Sulle note della colonna sonora del film La Stangata nasce un coro della Curva Nord per lui e Franco Rotella. Nella ripresa va ancora in gol Lerda ma la sostanza non cambia. Pisa superstar e Curva nord che impazzisce per te, parafrasando un coro storico del tifo pisano.
Lucescu e i romeni del Brescia. Mircea Lucescu tornava quel giorno per la seconda volta da avversario all’Arena dopo l’esonero da parte di Romeo Anconetani dopo la sconfitta di Cagliari del 17 marzo 1991. La prima volta, nella stagione 1991-92, era andata decisamente meglio per il tecnico romeno. In quel caso finì 2-2 con Brescia due volte in vantaggio con Saurini e Ganz e Pisa, allenato da Ilario Castagner, capace di rimontare due volte con Scarafoni e Ferrante. Il Brescia conquista la serie A nella primavera del 1992 e diventa una colonia romena. Arrivano Ioan Sabau, Florin Raducioiu e addirittura un campione del calibro di Georghe Hagi. Preso addirittura dal Real Madrid. Lucescu voleva portare Raducioiu nel 1990 dalla Dinamo Bucarest al Pisa, oltre ad altri nazionali romeni, ma l’attaccante accettò all’ultimo istante la corte del Bari. Una corte favorita dal fatto che l’attaccante era in ritiro con la sua nazionale a Bisceglie per preparare i mondiali di Italia 90 dove la Romania giocò ben due partite al San Nicola. Il presidente del Brescia Gino Corioni, che aveva già portato in A il Bologna, non bada a spese ma le rondinelle retrocedono comunque in B dopo lo spareggio perso per 3-1 con l’Udinese di Albertino Bigon a Bologna. Nel 1993-94 Raducioiu passa al Milan. L’attaccante in quel periodo diventa popolarissimo per la rubrica Questo lo segnavo anch’io della Gialappa’s Band a Mai dire gol. Nonostante questo le sue doti emergono e infatti a Brescia segna ben 13 gol in 29 partite. Nel 1993-94 restano Sabau e Hagi che in B fa la differenza in maniera dirompete. Non quel 5 dicembre a Pisa quando comunque mostra sprazzi della sua classe sul terreno dell’Arena proprio al fianco di Sabau. La differenza Hagi la farà nel 4-1 del girone di ritorno a Brescia, nel tragico primo maggio in cui morì Ayrton Senna sul circuito di Imola, nella partita che avvicina le rondinelle al ritorno in serie A. Oltre al romeno vanno in gol Schenardi e due volte proprio l’ex Maurizio Neri. Prima dell’ultima delle otto reti in nerazzurro di Muzzi. Che in quella stagione ha iniziato e finito di segnare proprio con il Brescia. Purtroppo l’epilogo di quella stagione segna la fine dell’era Anconetani. A 28 anni di distanza però possiamo dire che il progetto di un nucleo di calciatori romeni a Pisa è stato realizzato dall’attuale società. Olimpiu Morutan, Marius Marin, attualmente capitano, e Adrian Rus rappresentano un bel tris di calciatori romeni per la rosa di Luca D’Angelo. Senza dimenticare George Puscas che dopo il finale della passata stagione, 8 gol in nerazzurro, è adesso in forza al Genoa.