Per molti è la partita delle partite. Per Pisa il 17 giugno del 2007 resta una data indelebile. Il giorno perfetto, quello del ritorno in B dopo 13 lunghi anni. Grazie al gruppo di Piero Braglia che contro ogni pronostico della vigilia disputa una grande stagione e in finale ottiene la promozione in B. Merito di un collettivo solido che ha fatto innamorare una città intera. Adesso dopo 15 anni questa partita vale la serie A. E il Pisa stasera deve ancora rimontare un gol di scarto.
Serve la rimonta. Intanto però riavvolgiamo il nastro della memoria però al giugno del 2007. Dopo aver battuto il Venezia in semifinale il Pisa approda alla finale playoff dopo quattro anni e tutti sperano che la fatal Bergamo sia definitivamente alle spalle. Dall’altra parte c’è il Monza che ha eliminato a sorpresa il Sassuolo. L’andata si gioca a Monza con Braglia squalificato che cerca di caricare la squadra dalla gradinata, dove tutto solo segue la partita. Il Pisa al Brianteo parte molto bene. In avvio viene annullato un gol a Biancone apparso nettamente regolare. Nella ripresa i nerazzurri pensano a conservare il prezioso pareggio ma al 76′ si distrae in difesa e concede un rigore ai brianzoli. Lo specialista Fabiano non sbaglia e segna l’1-0. Poco dopo Morello salva su Beretta e lascia tutto aperto. Nella gara di ritorno al Pisa può bastare anche la vittoria di misura, con coda ai supplementari, per agguantare la B. Già dal lunedì inizia la caccia al biglietto con code chilometriche e gente che si sveglia all’alba per garantirsi il posto all’Arena. Dopo una settimana di grande pathos si arriva al 17 giugno. Il giorno dei giorni che a Pisa coincide con la festa del patrono San Ranieri. La Luminara della sera prima racconta quanto la città attenda questo evento. Come giri l’angolo parli solo della squadra e vedi persone quasi sconosciute che ti abbracciano. Stavolta la B non può sfuggire. Ma bisogna giocare, ovviamente.
Ceravolo e Ciotola firmano la promozione. Braglia torna in panchina e prima dell’inizio della gara viene accolto dal coro dei tifosi che già due ore prima del fischio d’inizio riempiono l’Arena. Il riscaldamento è da brividi. Un attimo di emozione anche per lui, che comunque vada è alla sua ultima gara in nerazzurro visto che ha già trovato un accordo con la Lucchese. Si comincia agli ordini dell’arbitro Valeri di Roma. Il Monza si difende bene e non è facile entrare in area. Allora si prova a sfondare sugli esterni. Al 40′ Ferrigno ( giocò i playoff con le vertebre rotte) allarga a sinistra per Biancone che la piazza rasoterra sul secondo palo, alle spalle di tutti spunta Ceravolo che la mette in rete sotto la curva Nord. E’ lui l’uomo del destino, come contro il Venezia. Nella ripresa il Pisa non ha la forza di trovare il raddoppio e riesce comunque a gestire portandola ai supplementari dove le squadre sono senza energie. Qui viene fuori l’esperienza della squadra nerazzurra che la mette anche sul piano fisico concedendo zero tiri o quasi agli avversari. Il Monza chiede un rigore per un contatto in area tra Zattarin e Borgobello, Valeri dice di no e si va ai supplementari. La gara è tesa e vola anche qualche pallone in tribuna. Ma va bene così. A due minuti dalla fine Biancone serve Ciotola, subentrato proprio a Ceravolo nella ripresa, che va via sulla destra, salta un paio di avversari fa una finta, entra in area e scavalca con un pallonetto Rotoli. La palla entra lentamente in rete e cancella di colpo 13 anni di grandi sofferenze sportive. E’ la serie B. Pisa è in festa, la promozione è in pratica una seconda Luminara. Stavolta la gente si lascia andare davvero mentre la squadra sfila con il bus scoperto sui lungarni. Una notte indimenticabile che sancisce in maniera forte il legame tra la squadra e la città. Quella col Monza resta la partita che tutti i pisani hanno visto e “giocato”, anche chi non era allo stadio.