Quasi trent’anni fa il Pisa batte per 2-0 una Ternana sul fondo della classifica in uno stadio piuttosto vuoto per i canoni dell’epoca, poco più di 5.300 spettatori, ma quanto meno si regala un Natale sereno dopo la sconfitta di Lecce. Una vittoria, quella con gli umbri, maturata con un gol per tempo, il secondo lo segna Pasquale Rocco, aperta dal primo gol in nerazzurro dell’attaccante Cristian Polidori. Quando segna lui in campionato il Pisa ha sempre vinto.
Vieri a secco. Il 20 dicembre 1992 il Pisa allenato da Vincenzo Montefusco deve assolutamente vincere contro il fanalino di coda del torneo per non perdere troppo terreno dalla zona promozione che in quel momento è distante 4 lunghezze. Il tecnico nerazzurro deve fare a meno dello squalificato Lorenzo Scarafoni, 13 gol nella stagione precedente, e punta su un tandem d’attacco piuttosto giovane con Polidori schierato alfianco di Christian Vieri. Non è ancora il “bobogol” che segnerà gol a grappoli in giro per il mondo ma è sicuramente l’osservato speciale di quella partita. Ha segnato fin lì solo un gol al debutto nell’1-1 contro il Verona. Romeo Anconetani lo ha preso in prestito dal Torino a novembre e adesso vuole vedere i suoi gol. Ma resterà deluso perché anche stavolta Vieri, nel secondo tempo, si divora una clamorosa occasione. Il Pisa fa la partita ma il campo in brutte condizioni non aiuta la squadra che attacca. Nei primi venti minuti Rocco, Rotella e e lo stesso Vieri vanno vicini al bersaglio ma poi la gara si appiattisce e il Pisa fatica a trovare varchi. Al 42′ la svolta: Rimessa laterale di fasce sulla sinistra, cross di Cristallini che mette al centro dove Polidori anticipa Rosin, futuro portiere nerazzurro, e segna il gol del vantaggio.
La chiude Rocco. Nella ripresa il Pisa controlla e rischia solo su qualche cross. Ma non riesce a chiuderla, attaccando con poca convinzione e lasciando il risultato in bilico fino alla fine. Montefusco toglie Polidori e irrobustisce il centrocampo con Gallaccio dopo aver tolto uno spento Fiorentini per Fimognari in mediana. Pisa a una punta e dagli spalti parte anche qualche fischio per la scelta conservativa del tecnico che però non vuol correre rischi e bada al sodo. Poi negli spogliatoi si scopre che è stato lo stesso Polidori a chiedere il cambio per crampi. Il cambio è comunque favorevole visto che a quattro minuti dalla fine è proprio Gallaccio ad andare sul fondo e servire Rocco che indisturbato segna di testa la rete della sicurezza che fissa il risultato sul 2-0 finale. Tra i migliori Chamot che per un pomeriggio è tornato sulla fascia destra con Fasce, autore due settimane prima del gol vittoria nel derby con la Lucchese, schierato a sinistra. Anconetani a fine partita commenta la giornata partendo dal dato degli spettsatori: < Troppo pochi ma non mi stupisco per il numero esiguo dei presenti. Contava solo vincere e il successo ci fornisce la farina per impastare il pane della speranza>. Con quel successo il Pisa sale a 17 punti con la zona promozione lontana sempre quattro punti.
Polidori, l’uomo delle vittorie. L’eroe della giornata è sicuramente Cristian Polidori. L’attaccante nativo di Ravenna si guadagna il voto più alto nelle pagelle de Il Tirreno, un 6,5 indicatore del poco spettacolo offerto dagli altri protagonisti, e segna soprattutto il suo primo gol in campionato. Non il primo in assoluto in maglia nerazzurra. Era già andato in gol il 4 giugno del 1991 nella finale di Mitropa Cup al Delle Alpi di Torino, proprio contro la squadra granata, illudendo il Pisa prima del pareggio di Martin Vazquez su rigore al 92′ e del gol vittoria di Carillo a pochi istanti dalla fine dei supplementari. Il Pisa lo aveva pescato in C2 al Pergocrema quando nel 1990-91 andò in gol per 16 volte. Dopo quattro spezzoni all’inizio della stagione 1991-92 il Pisa lo manda in prestito in serie C1 alla Triestina, un solo gol in 20 partite, ma crede comunque in lui e lo riporta a casa nell’estate del 1992. Non è un titolare fisso ma si ritaglia i suoi spazi e un piccolo record: quando segna lui il Pisa vince sempre in gare di campionato e nell’anglo italiano. Sette gol tra il 1992 e il 1994 e sei vittorie. Con il Modena all’esordio della stagione 1993-94 realizzò una doppietta dopo il gol di Rotella, mentre nel 1992-93 dopo il gol alla Ternana segna il gol decisivo per il successo di Venezia e per quello di Cesena, gare vinte sempre per 1-0, nella gara del debutto di Mauro Viviani dopo l’esonero di Montefusco. Sena anche all’ultima giornata nel 3-2 al Venezia che vale l’ottavo posto e il pass per il Torneo anglo italiano. Proprio in questo torneo va in gol nella gara vinta pewr 3-1 in casa con il Middlesbrough del 12 ottobre 1993. L’ultima rete in campionato arriva il 20 febbraio 1994 nel 3-0 rifilato al Cosenza in quello che è il primo successo di Eugenio Bersellini sulla panchina del Pisa. Dopo l’esclusione del Pisa dai campionati professionistici passerà alla Carrarese. Resta comunque uno dei più affidabili tra gli outsider d’attacco di quegli anni.