Quattro attaccanti e un “intruso”, per ben due volte, hanno deciso le ultime cinque gare, la prima in B tutte le altre in C, vinte dal Pisa al Paolo Mazza di Ferrara. Non poche visto che sono racchiuse nell’arco di 29 anni e ci raccontano le storie di cinque giocatori che hanno, ciascuno a loro modo, lasciato un segno nella storia recente nerazzurra.
La punizione di Scarafoni. La galleria delle ultime vittorie nerazzurre al Mazza si apre con una splendida punizione di Lorenzo Scarafoni che decide la sfida del 7 marzo 1993. Un tiro a girare molto bello che si infila all’incrocio, nonostante il tuffo di Battara che tocca ma non impedisce alla sfera di infilarsi in rete. Un gol che vale l’1-0 finale al 41′ del primo tempo e che conferma la forza del Pisa in trasferta, sei vittorie totali, in quel campionato chiuso dalla squadra solo all’ottavo posto. Una vittoria che a Ferrara mancava dal 1948-49 quando Trapanelli fissò il punteggio sull’1-0. Scarafoni, sempre nel 1992-93, aveva deciso anche la partita vinta in casa della Spal al primo turno di Coppa con un calcio di rigore nel finale. Una stagione difficile per gli attaccanti nerazzurri. Prima Mannari e poi un giovane Christian Vieri non riuscirono ad incidere e anche Scarafoni calò il suo rendimento rispetto alla stagione precedente, la sua prima in nerazzurro, segnata dalla grande intesa con Marco Ferrante. Per la coppia nerazzurra 13 gol a testa anche se il sogno serie A sfuma nel finale. Nel 1992-93 Scarafoni segna 11 reti, 8 in campionato ,2 in coppa Italia e una nel torneo Anglo italiano al Bristol City, e si conferma comunque il miglior marcatore nerazzurro. Lascerà il Pisa a fine stagione per andare al Cesena e nel maggio 1994 realizzerà un gol pesante e decisivo proprio contro la sua ex squadra.
Gli acuti di Savoldi e Massaro. All’alba degli anni duemila il Pisa si impone due volte a Ferrara con due gol d’autore. Il primo lo firma Gianluca Savoldi che a Pisa ha giocato in due periodi diversi, dal 1996 al 1998 e nel 1999-2000, lasciando comunque un buon ricordo tra i tifosi con 88 presenze 28 gol tra serie C2 e C1. L’attaccante vive una delle sue giornate più belle in nerazzurro il 16 gennaio 2000 nella sfida di alta classifica in casa della Spal. Savoldi decide la partita con un tiro al volo di rara bellezza e precisione nel primo tempo. Poi il Pisa resiste agli assalti della Spal e porta a casa il successo grazie a una difesa di ferro e alle parate del portiere Passoni che non fece rimpiangere l’infortunato Rosin. Il 7 aprile del 2002 arriva un altra vittoria per 1-0 stavolta firmata da un bello spunto di Mario Massaro. Non una prima punta ma un esterno destro d’attacco che il suo contributo lo ha dato eccome, 99 presenze e 7 reti in campionato dal 2000 al 2004, anche in una stagione difficile come quella 2001-2002. Il gol di Ferrara vale oro perché in pratica mette quasi in salvo il Pisa che un mese prima era addirittura sul baratro della classifica ma che con sei vittorie di fila, quella in casa della Spal è la quinta, riesce a rimettersi in carreggiata e mantenere la categoria. Merito dell’allenatore Corrado Benedetti e di una squadra che ha tirato fuori le unghie al momento giusto. A Ferrara grande prestazione del centrocampista Mario Alfieri e vittoria che arriva nonostante un rigore sbagliato da Max Varricchio che aveva deciso la gara dell’andata all’Arena. Varricchio qualche anno dopo passerà alla Spal.
Nel nome di Rozzio e Lores Varela. Spal-Pisa però è soprattutto la partita di Paolo Rozzio (foto da: La Nuova Ferrara), attualmente in forza alla Reggiana. Il difensore che il Pisa prese dalla Fiorentina nell’estate 2012 si è conquistato la ribalta un passo alla volta e con umiltà fino ad alzare da capitano la coppa per la promozione in B nel 2016 con Rino Gattuso allenatore. Per lui 88 presenze e 4 con il Pisa nell’arco di quattro stagioni.  Commovente la lettera ai tifosi il giorno del suo passaggio alla Reggiana. A Ferrara Rozzio ha in pratica realizzato la metà delle sue reti in nerazzurro. Il 28 novembre 2014 l’anticipo del venerdì sera al Mazza sembra incanalarsi su un risultato a occhiali quando a meno di dieci minuti dal termine uno spunto di Gyasi, oggi allo Spezia, crea il panico nella difesa di casa, in area sbuca a sorpresa Rozzio che impatta il pallone della vittoria firmando il quinto successo per 1-0 del Pisa a Ferrara, sei se contiamo anche la Coppa Italia 1992-93, e soprattutto mantiene momentaneamente la squadra di Piero Braglia in corsa per la promozione. Rozzio concede il bis a meno di un anno di distanza il 23 novembre 2015 nel monday night della serie C. Stavolta la Spal è prima e il Pisa è secondo e insegue a -7. Il centrocampista Mora porta avanti la Spal che domina il primo tempo, poi Rozzio di testa pareggia all’inizio della ripresa sugli sviluppi di un angolo calciato dalla sinistra. La vittoria però la firma un ‘altro attaccante che in quella stagione ha stregato tutti come Lores Varela. L’azione è quella tipica della squadra di Gattuso con un contropiede concluso  dall’uruguaiano che di destro infila sul primo palo. Per Lores Varela una stagione da 11 reti, compreso i 4 decisivi ai playoff per il ritorno in B, e poi una stagione in B dove segnerà una sola rete all’Ascoli. Ma quella sera a Ferraraviene ricordata soprattutto per il primo successo in trasferta della stagione e per la consapevolezza acquisita di poter arrivare lontano nella prima gara giocata con la difesa a tre. Questa è anche l’ultima vittoria del Pisa al mazza. La Spal vincerà il campionato e il Pisa i playoff ma i nerazzurri si impongono anche al ritorno. E sempre in rimonta per 2-1.