Nell’intervista trasmessa durante la prima puntata della trasmissione “Il Neroazzurro“, in onda ogni martedí su 50 Canale, Antonio Caracciolo, difensore del Pisa SC, racconta questo inizio di stagione con due successi alle prime due sfide: “L’inizio del campionato è stato ottimo, due vittorie, zero goal subiti, è stato perfetto. Abbiamo ritrovato i tifosi ed è stata una sensazione strana, dal silenzio al rumore, alle voci, è stato molto bello”.
Importante partire con due sfide senza appunto prendere goal: “Siamo solo all’inizio, era giusto partire bene e dare un segnale, ora c’è la sosta dobbiamo ricaricare le pile e ripartire con più concentrazione e cattiveria. Stiamo lavorando molto di più sulla fase difensiva, ci sono tanti elementi nuovi che ci aiutano di più. Non è solo merito dei difensori ma di tutta la squadra. Cerchiamo di essere più organizzati in fase difensiva, il mister ha corretto delle cose rispetto agli altri, se continuiamo così i frutti si vedranno. Questo deve essere un punto di partenza, la voglia di non prendere goal e di farne deve aumentare giorno dopo giorno”.
Un reparto effettivamente rinnovato: “Infatti stiamo lavorando tanto, siamo rimasti io, Birindelli con De Vitis, e poi tutti gli elementi nuovi che sono giocatori, salvo Hermannsson, che hanno già fatto qualche campionato di B”.
Tra i pali invece un nuovo volto, Nicolas Andrade: “Con lui mi conoscevo già e quindi quando mi è arrivata la chiamata prima che uscisse la notizia ero molto contento sia per le qualità tecniche che per quelle umane, era la giusta persona per sostituire Gori. Abbiamo condiviso momenti importanti a Verona e sono felice di rincontrarlo qui. I portieri sono sempre un po’ matti, lui è un po’ spericolato ma con coscienza”.
Affrontato tanti attaccanti forti, che impressione ti ha fatto Lorenzo Lucca? : “Sicuramente è un buon giocatore, giovanissimo, bisogna lasciarlo crescere. Fisicamente assomiglia all’airone Caracciolo, è un 2000, non deve sentire troppo le pressioni e migliorarsi perché ad ora non ha fatto ancora niente. Non deve mollare un centimetro”.
In difesa invece sono arrivati Leverbe ed Hermannsson: “Caratterialmente sono tutti e due ottimi ragazzi, Hermannsson è uno sveglio: è arrivato, non sapeva parlare italiano ma sapeva già capire le dinamiche di gioco. Come giocatori Hermannsson ha più esperienza, però si è comportato benissimo avendo giocato in un calcio meno tecnico. Leverbe è forte fisicamente, di testa, bravo con i piedi; sono giocatori esperti e alcune letture le capiscono già”.
Un Pisa multietnico: “Cohen si è ambientato anche lui benissimo, ogni tanto scrive qualche messaggio sul gruppo di squadra corretto da Google traduttore ma scrive cose completamente diverse da quello che vorrebbe dire anche se sta migliorando il livello di comunicazione. È arrivato anche Nagy, lui ha già giocato in Italia e sa parlare italiano. Stiamo costruendo però un gran gruppo: il Pisa ha sempre cercato oltre al calciatore anche l’uomo. Noi “vecchi” abbiamo una responsabilità maggiore, ma se trovi i ragazzi giusti non devi fare un lavoro eccessivo per unire la squadra. È stato bello al goal di Lucca che si sono alzati tutti anche dalla panchina, è un fattore che ci dice che sta crescendo un gruppo nuovo e solido”.
Pisa che quest’anno potrà sfruttare maggiormente le palle inattive: “Sono fondamentali sia in fase offensiva che difensiva, quest’anno abbiamo molto più centimetri e dovremmo sfruttarle a nostro favore”.
Di questi 3 anni a Pisa è il Pisa più forte: “Non saprei, ci sono tanti giocatori diversi, dipende sempre poi dal legame si crea nel contesto. Magari qualitativamente i giocatori di quest’anno hanno più esperienza rispetto ai primi anni di Serie B. Penso sia determinato tutto dal gruppo e da quello che si crea”.
Finalmente i tifosi: “Ho visto il primo pubblico a Cremona ma ero arrivato da poco ed ero in tribuna. Li ho visti poi solamente con il Chievo ed il Perugia. Il corteo prima della Spal è stato pazzesco, solo entrare in campo e sentire l’applauso è bellissimo. È stato fondamentale contro la Spal averli, in una partita così senza pubblico forse non l’avremmo portata a casa”.
Difficile certamente convivere nel contesto della pandemia: “Contesto particolare, però credo che piano piano con il buon senso e le precauzioni se ne possa uscire. Spero si potranno riempire sempre di più gli stadi”.
Per Antonio Caracciolo tante presenze in Serie B: “E’ un campionato che ho fatto tante volte, ogni anno che passa il livello si alza sempre ed anche quest’anno si è alzato notevolmente. Ci sarà da sudare”.
C’è una squadra che ti incuriosisce? : “Secondo me la Cremonese perché ha fatto tanti acquisti importanti. Mi ha impressionato il Como ed ho visto molto forte sul lato offensivo la Ternana. Anche Alessandria e Perugia sono squadra interessanti con un pressing alto ed offensivo”.
E il Pisa dove può arrivare? : “Spero solo che quest’inizio di stagione ci dia entusiasmo. Bisogna rimboccarci le maniche e lavorare il doppio di quello fatto fino ad ora”.
Il prossimo avversario sarà la Ternana: “Sarà una squadra che ci aspetterà con il coltello tra i denti, lo scorso anno hanno ammazzato il campionato in Serie C. Era partita benissimo in stagione con la Coppa Italia, non si aspettavano due sconfitte anche se immeritate. Non dobbiamo prenderla sottogamba, loro resetteranno le pile, bisogna andare più cattivi e più concentrati”.
Che tappa è per te Pisa dopo 18 mesi? : “A Verona mi sono trovato benissimo, a Cremona ho avuto un periodo che non ero al 100%. Quando sono arrivato a Pisa sono rinato e mi sento ai livelli di Verona. Mia moglie e mio figlio stanno benissimo, mi sono trovato bene in città, ho trovato persone che mi hanno accolto come fossi subito un loro amico. Non ho mai pensato di andare via, voglio cercare di fare bene per il Pisa, per me, sperando di raggiungere traguardi importanti qui”.