Nel novecento il Pisa non ha mai giocato a Cittadella ma la sfida in veneto è diventata un’abitudine negli anni Duemila. Se all’Arena i veneti sono una vera bestia nera in trasferta il Pisa combina qualcosa di meglio visto che ha vinto quattro volte su 8 precedenti in campionato più uno, sconfitta 3-2 in Coppa Italia ai supplementari, bel 2011-2012. L’ultimo successo nerazzurro risale al 25 marzo 2007 quando il compianto Fabrizio Ferrigno decide una gara fondamentale per il cammino del Pisa di Piero Braglia.
Alla ricerca del riscatto. Piove, fa freddo e tira vento al Tombolato. La prima domenica di primavera non è certo in linea con la bella stagione e con una sfida che deve rilanciare il Pisa dopo due sconfitte di fila. I nerazzurri partiti come outsider sono arrivati a scalare posizioni fino al primo posto ma dopo le due sconfitte di fila a Padova e in casa con la Cremonese la squadra scivolando al terzo posto dietro Grosseto e Sassuolo mettendo a rischio anche la zona playoff a causa di una classifica molto corta. Braglia dopo la sconfitta con la Cremonese, 0-1 gol di Vitiello, si è sfogato davanti ai giornalisti: < Abbiamo buttato via una stagione>. Ma il tecnico di Grosseto conosce le potenzialità e soprattutto la forza mentale dei suoi. Vuole dare una scossa e questo è il modo giusto per prepararsi alla sfida con il Cittadella che insegue a due punti. Inoltre il Pisa arriva alla partita di Cittadella senza Zattarin, Biancone e De Simone. Convocato ma inizialmente in panchina visto che è reduce da un problema al menisco. I tifosi come sempre fanno sentire il loro apporto e arrivano in tanti a sostenere la squadra nerazzurra.
Il guizzo di Ferrigno. Il Cittadella attacca ma quel Pisa, malgrado le assenze, possiede una difesa molto forte nonostante la cessione a gennaio del portiere Puggioni, in cambio del giovane attaccante Ceravolo, che aveva fatto arrabbiare Braglia. In porta Indiveri viene di nuovo preferito a Morello che poi tornerà titolare nel finale di stagione. La gara del Tombolato, complice anche il maltempo, non è spettacolare ma molto equilibrata. Raimondi va a fare il quarto di centrocampo nel 3-4-3 con D’Anna a destra e Braiati e passiglia in mezzo. Trevisan se la cava bene al posto di Zattarin mentre Ciullo fa maggior fatica in un ruolo che Biancone ha interpretato al massimo per tutta la stagione. Morfù tatticamente fa il suo ma la gara può essere sbloccata solo da un episodio. Al 39′ punizione dai 25 metri per i nerazzurri: Ferrigno calcia bene aggirando la barriera e Pierobon è battuto complice anche il vento che indirizza la palla all’incrocio. Tutti corrono ad abbracciare Ferrigno per un gol che tiene il Pisa in corsa per il primo posto. I nerazzurri infatti si difendono bene e il Cittadella non passa chiudendo anche in 10 per il secondo giallo di Musso al 90′. La B arriverà ai playoff il 17 giugno 2007 con il 2-0 al Monza. Una promozione attesa 13 anni.