È intervenuto nel corso del “Diario Nerazzurro” in onda su 50 Canale, il direttore generale del Pisa SC, Giovanni Corrado che ha commentato questo inizio di stagione dei nerazzurri.
“È stata un’estate importante con grandi cambiamenti, decisi già da tanti tempo. Siamo molto soddisfatti perché abbiamo portato a Pisa ragazzi validi.
Siamo curiosi e non vediamo l’ora di vederli all’opera“.
Un inizio molto difficile logisticamente con la trasferta di Cagliari.
“Diciamo che compensiamo con il campionato, avremo due partite in casa. Aldilà della trasferta complicata, affrontiamo una squadra importante dalla Serie A e sarà bello testarci con loro“.
Che Pisa arriverà alla sfida in Sardegna?
“Un Pisa che si sta costruendo, abbiamo avuto la fortuna di fare tante operazioni all’inizio con gli ultimi tasselli per completare il disegno. È una squadra ambiziosa, affamata come questa società, siamo curiosi ed è ora di far parlare il campo finalmente“.
Stagione che è partita da Rovetta. Come vi siete trovati in Val Seriana?
“Siamo rimasti soddisfatti perché abbiamo avuto a disposizione i massimi servizi. Siamo stati fortunati a trovare questo posto e speriamo di trovare un accordo anche per le prossime stagioni.
È una location perfetta per preparare al meglio un campionato“.
Qualche mese fa, dopo Pisa – Chievo, ci furono delle dichiarazioni molto importanti riguardo alla società clivense.
“È chiaro che in quel momento la mia risposta era legata al fatto che in un particolare frangente non ci si limitasse ad attaccare un episodio ma si era allargata alla società la critica.
È stato un comportamento allungato per tutto il secondo tempo.
La sfortuna poi ha voluto che quella società ha vissuto brutti periodi, ma gli auguro di tornare presto“.
Un estate con tanti cambiamenti. Quanto è stato difficile?
“È stato difficile dal punto di vista umano, non ci sono tante società che hanno così tanti giocatori bandiera.
È stata una scelta già programmata per l’anno scorso, poi il Covid ci ha fermato.
Da un punto di vista di società è stata invece semplice perché decisa da tempo”.
Nel prossimo campionato il Pisa non punterà su Marconi.
“Su Marconi è stata una scelta tecnica: la scorsa estate ha cercato un’offerta che lo accontentasse ma non è arrivata.
Senza offerta gli abbiamo rinnovato il contratto, ma finita l’ultima stagione gli abbiamo dato l’opportunità, più per scelta nostra, di trovarsi un’altra squadra“.
Novità rilevante, i tanti giocatori stranieri in rosa.
“Abbiamo cercato di dare varietà e di renderla più internazionale per darle diversità rispetto agli anni precedenti. È un tentativo di fare crescere la società anche da questo punto di vista.
A prescindere da dove arrivano l’importante è che si uniscano al meglio“.
Lucca e Cohen: trattative più complicate di quella per Gaetano Masucci?
“Più difficili perché si tratta di due giocatori più giovani, il mercato in questo caso è più importante e poi quando si parla di operazioni internazionali la cosa si fa più complessa“.
Che giocatori sono Lorenzo Lucca e Yonathan Cohen?
“Sono due giocatori giovani che hanno grandi potenzialità. Lucca è un centravanti atipico perché anche se molto alto è agile e rapido. Gli va dato tempo perché si approccia in un campionato che non ha mai fatto. È molto duttile, può giocare davanti o con un seconda punta“.
A prescindere dal cambiamento in dirigenza, la politica societaria è sempre la stessa.
“Non sappiamo quando saremo a Pisa ma la vittoria più importante di un dirigente è quella di lasciare una matrice.
Abbiamo dato un’impronta a questa società.
Anche per noi, il successo e la vittoria più importante è che quando non ci saremo noi, questa società avrà comunque un’identità importante“.
Sugli ultimi movimenti di mercato, anche sul lato cessioni.
“Per Marin abbiamo avuto diversi interessamenti però credo che la volontà di entrambi sia di continuare insieme.
Su Soddimo, Ingrosso e Pisano, sono in uscita, valuteremo cosa succederà ma ci sono delle offerte.
Sui nuovi arrivi vediamo a fine mercato“.
Un acquisto importante sarebbero i tifosi nella prossima stagione.
“In realtà noi siamo stati fortunati perché avere quasi 5000 tagliandi, ci da la possibilità di soddisfare quasi tutti gli abbonati.
È normale che per noi è una fortuna, l’acquisto più importante per noi sarebbero appunto i nostri tifosi“.