Il campionato è finito da pochi giorni e si guarda già al futuro. Intanto, come nelle passate stagioni, la redazione di TuttoPisa cerca di analizzare il torneo che ci siamo appena lasciati alle spalle attraverso le classiche pagelle e con alcune considerazioni fatte reparto per reparto. Cominciamo oggi con la difesa, portieri compresi. Al netto dei 59 gol subiti la retroguardia nerazzurra, terza peggiore del campionato, è stata nel complesso ben sotto la sufficienza. Va detto però che i tanti gol al passivo sono arrivati soprattutto per colpa di una fase di non possesso non impeccabile e non solo per errori dei singoli, che tuttavia non sono mancati. Tante difficoltà anche sulle palle inattive e un po’ di braccino quando la squadra si trova in vantaggio. Le 12 rimonte subite non sono un caso. Si salvano soprattutto Gori, Caracciolo e Birindelli. Il pisano è quello che è cresciuto maggiormente e ha ancora qualche margine. Un passo indietro per Lisi, penalizzato dal ruolo, in grande difficoltà Benedetti e Pisano. Beghetto sotto le attese ma merita un’altra occasione. Varnier oscar della sfortuna.
Gori 6,5: rientro gradito e che, soprattutto all’inizio, ha dato sicurezza a un reparto in grande difficoltà e che poi nel finale di stagione tornerà a fare acqua da tutte le parti. Sette clean sheet e la ciliegina del rigore parato a Boateng nella magica notte di Monza. Qualche errore da matita rossa però lo ha fatto anche lui. Soprattutto a Frosinone quando gli passa un pallone sotto le gambe e va in rete. Nel complesso però si conferma portiere di spessore.
Perilli 6: inizio con grandi difficoltà. A parte a Vicenza non commette errori grossolani ma non dà mai la sensazione di poter fare qualcosa in più. Quando viene messo in discussione si riprende e sfodera delle buone prestazioni soprattutto a dicembre quando per tre partite di fila non subisce reti dopo la vendemmia iniziale. Su tutte spicca la prestazione di Venezia dove è tentacolare. Ultima recita a Chiavari con l’Entella prima di lasciare spazio a Gori. Para critiche.
Loria Sv: una sola presenza in campionato, il vittorioso 3-2 con la Virtus Entella, ma una buona partita in Coppa contro la Juve Stabia dove para un rigore a Scaccabarozzi. Se non incappava nel Covid a inizio stagione poteva anche giocarsi il posto con Perilli. Difficile giudicarlo con due sole partite ufficiali alle spalle.
Caracciolo 7: il baluardo di un reparto in difficoltà. In anticipo è sempre uno che sa farsi rispettare, forte nel gioco aereo e sempre pronto ad andare a staccare nell’area avversaria. Segna due gol e soprattutto limita i danni con i suoi recuperi. Chiude con un infortunio contro il Venezia. Merita la conferma. Personalità e carattere da vendere.
Birindelli 7: E’ quello che ha avuto la crescita più esponenziale. Confermata dall’esordio, proprio a Pisa, con la Nazionale Under 21. Qualche errore lo ha commesso anche lui ma complessivamente è stato tra i più continui. Determinante nella gara della svolta con l’Ascoli all’andata. Quella che poteva far precipitare il Pisa al penultimo posto.
Varnier 6: doveva essere il suo anno invece gli infortuni lo hanno tormentato anche nella seconda esperienza nerazzurra. La difesa anche con lui in campo non è che imperforabile, vedi il 4-4 di Vicenza, ma lui dimostra di avere grandi qualità tecniche. Il migliore per impostare il gioco dal basso, purtroppo la sfortuna lo ha vinto ancora. Merita di trovare la serenità. Tornerà a Bergamo, è in prestito dall’Atalanta, a fine giugno e non farà parte del progetto del nuovo Pisa. La sua assenza alla lunga ha pesato tantissimo. Oscar della sfortuna.
Meroni 6: numeri alla mano è quello che si trova meglio con Caracciolo visto che con i due al fianco la squadra subisce meno rispetto alle altre rotazioni. Una stagione comunque fatta di alti e bassi ma con l’alibi di qualche guaio fisico anche per lui. Tornerà al Sassuolo.
Lisi 5,5: non ripete la grande stagione scorsa ma sicuramente è penalizzato dal ruolo sempre più difensivo, ricordiamo che il meglio lo aveva dato nel 3-5-2, e dal fatto che in questa stagione gli avversari lo hanno imparato a conoscere. Decide la partita con il Brescia all’andata giocando a destra.
Beghetto 5,5: il mancino che D’Angelo ha inseguito a lungo è la conferma che gli esterni nerazzurri sono più bravi in fase di spinta rispetto a quella di copertura. Qualche cenno di ripresa nelle ultime gare. Merita una seconda possibilità.
Belli 5,5: l’eurogol con la Virtus Entella non riscatta complessivamente due stagioni un po’ sotto le attese. Anche lui non è stato fortunato nel suo percorso a Pisa ma in campo non è riuscito a ripetere la buona esperienza fatta proprio in Liguria.
Benedetti 5: troppi alti e bassi e soprattutto troppi errori pesanti soprattutto quando viene preso in velocità, ultimo il rigore procurato a Frosinone, ma anche qualche incertezza nel gioco aereo. Quello che è sempre stato il suo punto di forza.
Pisano 5: la volontà non manca ma purtroppo l’efficacia non è quella dei giorni migliori. In velocità soffre sempre l’avversario diretto.
Masetti Sv: debutta in B a Ferrara sul 4-0 poi gioca dall’inizio una partita sufficiente a Cittadella.