Inizia bene il nuovo corso di Luca D’Angelo. Il Pisa infatti espugna Perugia imponendosi con un meritato 3-1. Squadra trasformata dal punto di vista caratteriale e sul piano delle occasioni create. Ottimo approccio nel primo tempo dove l’unico torto è quello di segnare solo un gol, qualche difficoltà in più nella ripresa quando la squadra si abbassa un po’ troppo. Splendida la reazione dopo il pari di Di Carmine con tanti giocatori che vanno all’attacco. prima il rigore che porta alla doppietta di Gliozzi, poi il 3-1 finale di Touré. Finalmente i tifosi pisani, oltre 1.200 quelli presenti al Curi, possono esultare. E’ solo un primo passo ma sicuramente D’Angelo ieri è riuscito a dare quella scossa che tutti volevano conquistando tre punti che permettono alla squadra di lasciare l’ultimo posto e mettersi alle spalle lo stesso Perugia e il Como.
Nicolas 6: non deve compiere interventi particolarmente difficili anche se nel secondo tempo il Perugia preme maggiormente rispetto al primo. Incolpevole sul gol di Di Carmine, non sempre impeccabile nelle uscite.
Calabresi 6,5: bravo a contenere Lisi nell’uno contro uno. Non riesce a chiudere su Angella in occasione del gol di Di Carmine. Tanti interventi importanti e tanta caparbietà.
Canestrelli 6,5: molto più reattivo rispetto alle prime partite. Qualche problema in qualche circostanza sui calci d’angolo, compreso quello del gol degli umbri, ma nel complesso non sfigura. E’ bravo anche quando si porta in area avversaria.
Barba 7: guida la difesa con personalità ed esperienza. Soffre anche lui maggiormente nella ripresa ma tutto sommato non concede molto agli avversari nei vari duelli. Specialmente a Di Carmine che si vede solo in occasione del gol sugli sviluppi di un calcio piazzato quando un po’ tutta i giocatori in area si dimenticano l’attaccante biancorosso.
Beruatto 6,5: in netta crescita rispetto all’inizio di stagione. Il ritorno di D’Angelo gli ha fatto bene. Corre, lotta e sbroglia anche una situazione difficile in area.
Tourè 7,5: anche lui rifiorisce di colpo grazie a una prova gagliarda a livello agonistico e intelligente per quanto riguarda la parte tattica. Recupera tanti palloni e a tratti è quello devastante che abbiamo visto all’inizio della passata stagione. Con un destro forte e preciso mette la parola fine sulla partita realizzando il suo primo gol in questo campionato.
Nagy 7: torna pimpante dagli impegni con la sua nazionale, nonostante l’errore contro l’Italia, e gioca una gara di attenzione e qualità. Una qualità che mette al servizio di Gliozzi con lo splendido cross che porta al gol apri partita.
Mastinu 6,5: ottimo primo tempo nel quale recupera spesso palal e avvia le azioni d’attacco. Tatticamente è un’arma in più perché riesce a far bene anche la fase di non possesso fin quando il fiato regge(58′ Marin 6,5: gioca un buon finale di gara. Si conquista la punizione che porta al rigore decisivo per il tocco di mano di Angella in area. Ed è sempre lui che aiuta Morutan a recuperare palla nell’occasione che porta al 3-1 di Touré)
Sibilli 6,5: anche lui ha un altro piglio forse grazie anche alla responsabilità di indossare la fascia di capitano. Gli manca solo il tiro in porta perché per il resto accompagna bene l’azione e dialoga spesso con i compagni. (72′ Morutan 6,5: buon impatto. Serve il pallone per il gol del definitivo 3-1 di Touré. Il terzo assist della sua stagione)
Tramoni M. 6: corre tantissimo e si sacrifica. Ha ue buone chance per segnare sempre su assist di Gliozzi. nella prima è bravo a liberarsi al tiro ma Gori lo è altrettanto nella parata in due tempi, sul secondo forse poteva fare qualcosa in più ma forse non si aspettava di ricevere palla in quel momento. (58′ Jureskin 6: sbaglia qualcosa ma è comunque bravo a restare in campo quasi fino al termine pur non essendo al meglio. Ha due buone occasioni che non riesce a sfruttare. D’Angelo poi lo toglie nel finale per dei problemi respiratori; 90′ Rus Sv)
Gliozzi 8,5: la vittoria è del collettivo ma lui è magnifico interprete dello spirito nerazzurro. Non solo due gol pesantissimi e un palo nel primo. Lotta, fa salire la squadra e riesce a dare una mano quando bisogna difendere tutti insieme. Pecca d’altruismo quando invece di calciare a rete serve Tramoni, tra l’altro molto bene, e spesso cerca il dialogo con i compagni. Beffa due volte il suo ex compagno di squadra al Como Stefano Gori: Il primo gol di testa è bello e difficile, il rigore preciso e angolato dove l’ex portiere nerazzurro non può arrivare. Quello che per molti era considerato una seconda scelta sta diventando decisivo. Tre reti nelle ultime partite che in pratica fruttano quattro dei cinque punti totali. Determinante.