Quarta vittoria di fila in casa e undicesimo risultato utile di fila per un Pisa che piega 2-0 l’Ascoli con un gol per tempo sotto una pioggia incessante. Nerazzurri che dimostrano di saper vincere anche le gare sporche non solo quelle che riescono a comandare creando tante occasioni, su tutte quella con la Ternana, sfruttando al meglio gli episodi chiave. A fine primo tempo con il rigore conquistato e trasformato con un cucchiaio da Torregrossa, poi nel finale colpendo su palla inattiva con Canestrelli pronto a sfruttare un mancino di Morutan da calcio d’angolo. Con questo successo i nerazzurri superano i bianconeri e agganciano a quota 22 il SudTirol in zona playoff. Dopo il ritorno di D’Angelo la squadra viaggia a un ritmo da promozione diretta. E domenica c’è la prima della classe, il Frosinone, da affrontare in trasferta.
Livieri 6: una parata senza grosse difficoltà su Falasco nel primo tempo e una su Palazzino nella ripresa. Per il resto normale amministrazione. Gli unici brividi li procura il difensore Tavcar diventa attaccante aggiunto nei nove minuti di recupero, con la gara già sul 2-0. Positivo il fatto di non subire gol per la seconda gara di fila.
Esteves 7: parte bene, poi mette anche lo zampino sull’azione che porta al rigore. Nella ripresa dimostra di essere bravo anche sotto il profilo dell’attenzione nella fase difensiva. Si scontra con Falasco e dopo qualche minuto è costretto a uscire. (31′ st Calabresi 6: bravo nell’alimentare l’azione nel finale)
Hermannsson 7: gara di grande attenzione. Concede davvero poco e bada al sodo. Spazzando via l’area quando serve. Concreto.
Barba 7: si conferma in grande condizione. Non deve fare gli straordinari con Mendes e Lungoyi che non si rendono quasi mai pericolosi.
Beruatto 6,5: non spinge troppo ma è bravo nella fase di non possesso. Molto bravo nelle diagonali.
Ionita 6: non è ancora il giocatore decisivo dei tempi di Cagliari o Benevento ma si è dannato comunque l’anima. Entra nell’azione che porta al rigore vincente ( 31′ st Touré 6: entra con sicurezza e recupera anche qualche pallone importante).
Nagy 7: In una partita molto spezzettata e giocata interamente sotto un terreno reso pesante dalla pioggia è quello che riesce a dare un po’ di ordine e geometrie. Dà subito una gran palla a Sibilli e poi da un suo cross nasce l’episodio chiave del rigore. Bravo nella ripresa a tenere spesso il pallone in cassaforte.
Marin 6,5: torna titolare con tanto di fascia di capitano. Grande pressing sugli avversari e tanta corsa.
L. Tramoni 6.5: la grande sorpresa alla lettura delle formazioni. D’Angelo aveva detto di credere alle sue qualità e lui lo ha ripagato con una prestazione di grande personalità per un ragazzo del 2003. Qualche buona giocata nell’uno contro uno e anche una certa pericolosità sui calci piazzati. Dà il via all’azione che porta al penalty. Brillante( 17′ st Gliozzi 6: gioca largo a sinistra fino a quando è in campo anche Torregrosa. Spesso fa a sportellate con Botteghin ed è bravo in alcune ripartenze).
Sibilli 6: torna titolare dopo oltre un mese e gioca una partita generosa. Ci prova subito ma gli viene contratto il tiro da Tavcar. Per il resto non riesce ad essere troppo pericoloso al tiro ma è comunque prezioso quando riesce a dare una mano alla squadra quando bisogna spezzare i ritmi( 17′ st Morutan 7: aggiunge grande qualità con alcune giocate di alto livello. Mette lo zampino sul raddoppio con un calcio d’angolo ben calciato per la testa di Canestrelli. L’uomo in più)
Torregrossa 7: gara scorbutica anche per lui ma si dimostra un centravanti che riesce a fare la differenza nei momenti chiave. Dopo un primo tempo quasi in sordina si guadagna e trasforma il rigore che spalanca le porte alla vittoria. La ciliegina sulla torta è che la portata del gol viene impreziosita da un cucchiaio. Si è preso un gran rischio ma è stato anche concreto. Nella ripresa lotta come un leone su tutti i palloni e tiene sempre alta la squadra. Da vero leader( 38′ st Canestrelli 7: entra e segna come a Cittadella. Ma stavolta la rete di testa non è inutile ai fini del risultato perché chiude definitivamente ogni discorso. Bravo a cogliere l’attimo visto che non gioca una gara titolare dalla nona di campionato a Palermo).