Il Pisa batte 3-0 al Brescia, lo supera in classifica e si porta momentaneamente al quinto posto con Parma e Ternana in attesa delle partite di oggi. Nerazzurri a tratti irresistibili bussano alle porte del Brescia con Torregrossa su rigore e due volte con Gliozzi. Come è lontano il 4-1 subito in questo stesso stadio in Coppa Italia. Adesso il Pisa è un orchestra che ieri sera non ha mai stonato. Grazie anche suo direttore d’orchestra Luca D’Angelo e al suo collettivo. Tra i solisti, oltre ai goleador di giornata, spiccano il solito Morutan.
Livieri 6.5: non deve compiere interventi particolari. Il Brescia gli fa il solletico ma è sicuro tra i pali. Para in due tempi una punizione di Viviani. Nelle uscite non è sempre impeccabile nello stile ma risulta comunque efficace. Quarta partita di fila senza subire gol.
Calabresi 7: conferma la bella prestazione di Frosinone con una gara attenta e con poche sbavature. Si prende un giallo e poi è attento a non commettere falli inutili. Da una sua pressione su Olzer nasce il gol del 3-0.
Hermannsson 7: monumento alla concretezza. Quando c’è da spazzare si spazza, quando c’è da giocare semplice si gioca semplice. E lui sa come si fa.
Barba 7: non deve fare cose titaniche per fermare gli attaccanti del Brescia ma si conferma protagonista assoluto in difesa. Riesce anche ad alimentare l’azione offensiva nel primo tempo.
Jureskin 7: torna titolare dopo quasi un girone e se la cava bene al posto di Beruatto. Da un suo tiro arriva il tocco di mano di Van De Looi che porta al rigore apri partita. Calcia alto da buona posizione la palla del possibile raddoppio ma è sempre molto propositivo. A volte resta troppo alto. D’Angelo sta lavorando molto con lui sulla fase difensiva. Non ha avuto grosse difficoltà con Karacic e si prende anche lui la sua dose di applausi (26′ st Esteves 6.5: entra a giochi praticamente fatti ma se la cava benissimo perché gioca in un ruolo non suo. Lui destro naturale che tiene botta a sinistra).
Toure 7: la solita potenza e anche un gran pallone che mette Gliozzi davanti al portiere. La sua continuità è disarmante( 37′ st De Vitis 6: fa il suo dovere nei pochi minuti a disposizione).
Nagy 7: detta i tempi mettendo ordine e disciplina al reparto. Pur con tante assenze il centrocampo del Brescia resta di tutto rispetto e lui non dà mai l’impressione di soffrire (26′ st Mastinu 6: una bella palla per Masucci su calcio piazzato)
Marin 7: sempre lì, li nel mezzo a recuperar palloni. Anche quelli persi. La vita da mezzala del capitano nerazzurro inizia a trovare continuità anche in questa stagione.
Morutan 8: come un Picasso e un Caravaggio riempivano di colori e di pregio le loro tele, lui dipinge traiettorie imprevedibili e imprendibili per gli avversari e deliziose per i compagni. Geniale e concreto come quando manda in gol Gliozzi al 20′ con una pennellata delle sue con il mancino dopo la solita semina di rivali. Fa ammattire Huard ma soprattutto Adorni che rimedia il secondo giallo dopo l’ennesimo fallo. E’ anche fortunato visto che la palla che tocca il suo ginocchio finisce sulla mano aperta di Van De Looi in occasione del rigore. Esce tra gli applausi scroscianti. Non sempre capita di vedere (34′ st M. Tramoni 6: entra con buon piglio contro la sua ex squadra)
Torregrossa 8: dalla sua caparbietà nasce l’azione che porta al rigore per il tocco di mano di Van De Looi. Lui lo trasforma con sicurezza senza bisogno del cucchiaio. Regala anche lui giocate d’alta scuola e fa sempre salire bene la squadra. Spettacolare l’intesa con Gliozzi, giocano insieme per la prima volta dal 1′, e con Morutan. Segna ancora all’Arena, quinta rete stagionale, e adesso va a ccaccia del primo sigillo in trasferta. ( 34′ st Masucci 6: va vicino al gol di testa nel finale)
Gliozzi 8+: Ettore vince la sua battaglia e completa il trio delle meraviglie con una doppietta d’autore. A corollario di una gara di classe e generosa al tempo stessa. Prima anticipa Lezzerini e segna di testa sul gentile regalo di Morutan, poi nel finale intuisce un retropassaggio sbagliato di Olzer e con caparbietà segna dopo il rimpallo favorevole con Papetti. La corsa sotto la nord completa la serata da sogno. Il gol che si divora sul 2-0, su assist di Touré, diventa un semplice dettaglio. Torna al gol dopo quasi due mesi, 23 ottobre al Modena su rigore, e vola già a quota sette. Non male per quella che veniva ritenuta la quarta punta del Como e oggi e ha soli due gol dal suo record in B fatto registrare proprio in riva al Lago nella passata stagione.