Il Pisa batte 3-1 il Cosenza e lascia la zona playout balzando a quota 14. Sette risultati utili di fila, sei con D’Angelo, e una media di due punti a partita con il tecnico pescarese. E’ stata la grande giornata di Morutan, due gol e tante delizie per il pubblico e dell’eterno Masucci che segna un gol importantissimo, quello del 2-0 nei cinque minuti di recupero del primo tempo. Dopo il tris del romeno la squadra cerca il poker ma cala l’attezione difensiva e subisce gol da D’Urso e rischia grosso su Brignola. Bravo Livieri a non far riaprire la gara. Il successo non fa una piega perché è strameritato. Come gli applausi degli oltre settemila dell’Arena.
Livieri 6,5: mette qualche brivido nel primo tempo con un dribbling su Larrivey, poi non deve compiere grosse parate fino alla parte conclusiva dell’incontro. Incolpevole sul gol di D’Urso, molto bravo sul tiro ravvicinato di Brignola. Parata molto importante per evitare brividi nel finale.
Esteves 6.5: prima da titolare con D’Angelo, in precedenza era partito dal 1′ solo a Cittadella, e buona impressione. Spinge con giudizio e fa bene la fase difensiva correndo pochi rischi. Le qualità non gli mancano, deve trovare solo un po’ dio continuità.
Hermannsson 6,5: quando arrivano palloni in area è bravo ad arpionarli con i suoi tentacoli. Qualche distrazione nel finale quando è calata un po’ l’attenzione.
Barba 6-: vale lo stesso discorso fatto per Hermannsson anche se è lui ad avere maggiore responsabilità sul gol di D’Urso. Nel complesso però ci ha messo esperienza e personalità nel giorno del rientro dopo il breve infortunio.
Beruatto 6,5: ormai ha preso il vizio di provarci dalla distanza. Stavolta Marson gli alza il sinistro sopra la traversa, poi partecipa all’azione del raddoppio con il cross non controllato da Vasainen e trasformato in gol da Masucci. Si fa ammonire con l’avversario a 100 metri dalla porta nerazzurra e prende qualche rischio di troppo nella ripresa. D’Angelo lo toglie per evitare guai( 38′ st De Vitis sv)
Ionita 6-: gioca nel suo ruolo naturale dopo che D’Angelo lo ha preferito a Touré per non sbilanciare troppo la squadra che oggi aveva due punte centrali. Fa il compitino ma gli mancano ancora quei lampi che fanno parte del suo repertorio ma che a Pisa ha lasciato solo intravedere ( 15′ st Mastinu 6: mette buon equilibrio in mezzo al campo)
Nagy 6.5: Quando trova varchi mette anche palloni interessanti. Porta equilibrio al centrocampo.
Marin 7: tampona e cuce da par suo. Corre tanto e qualche passaggio a vuoto c’è anche per lui ma nel complesso è ben centrato nella partita. Ottimo nel recupero palla.
Morutan 8: gioca finalmente da imperatore della trequarti. Le doti tecniche non sono mai state in discussione ma finalmente è stato continuo nell’arco della partita. Due gol sontuosi per un sinistro davvero ben educato. Prima con un tiro secco tra palo e portiere, poi con un’esterno dopo aver intecettato palla a centrocampo. Voca a un certo punto ha preso cachet dopo le tante finte ricevute. E’ riuscito anche a sbagliare qualcosa ma perché in pratica ha fatto di tutto. Anche venire a prender palla e conquistare falli nei pressi della propria area di rigore. Standing ovation, per dirla alla Vasco Rossi( 24′ st M. Tramoni 6,5: un buon ingresso con due palloni al bacio che Gliozzi non riesce a sfruttare).
Torregrossa 6: stavolta non è attore protagonista coe con il Modena ma prende tante botte e fa un lavoro sporco che alla fine si rivela prezioso. Si fa male alla testa dopo uno scontro di gioco con Vasainen all’alba della partita e questo probabilmente lo condiziona un po’. Positivo il fatto che per la prima volta gioca 70 minuti. La tenuta fisica è in crescita( 24′ st Sibilli 6: impegna Marson in una delle parate più belle della partita con il suo classico tiro a giro)
Masucci 7.5: possono crollare i muri, cambiare i governi, mutare mode e costumi ma lui è sempre lì con la sua fascia capitano pronto ad arpionare il primo pallone vacante che passa in area e trasformarlo in gol. Il quarto tra coppa e campionato di questa stagione. Oltre al gol mette lo zampino anche sul primo sigillo di Morutan. Esce anche lui tra gli applausi di quella che ormai è casa sua. Difficile trovargli nuovi aggettivi.( 15′ st Gliozzi 6-: non era al meglio e parte dalla panchina. Si fa notare in contropiede ma stavolta è un po’ egoista al tiro. Non approfitta di un paio di inviti a nozze di Tramoni mangiandosi il possibile poker).