Il Pisa subisce la prima sconfitta stagionale all’Arena e perde un’imbattibilità casalinga che durava da oltre nove mesi. Dal 5 aprile 2021 con il Lecce. I nerazzurri contro il Frosinone hanno meritato la sconfitta per 3-1 al netto dei problemi legati al recupero dei giocatori alle prese con infortuni e Covid. Il Frosinone ha giocato meglio e ha imposto il suo ritmo fin dall’alba della gara. Anche dopo il rigore parato da Nicolas a Ciano. Nonostante il vantaggio a fine primo tempo con Marsura il Pisa è apparso poco brillante e il gol subito dopo pochi secondi dall’inizio della ripresa da Zerbin ne era la testimonianza, ma i nerazzurri recriminano per una trattenuta su Marsura in avvio dell’azione. Frosinone più reattivo sulle seconde palle e in grado di mettere il Pisa in crisi sulle fasce, soprattutto dalla parte di Hermannsson, sfruttando una migliore condizione atletica. D’Angelo prova anche a vincerla ma subito dopo gli ingressi di Sibilli e Cohen arriva la rete di Zerbin, deviazione decisiva di Birindelli, e poi nel finale Novakovich fa tris dopo un pasticcio di Leverbe. Nerazzurri sempre primi ma con un solo punto di vantaggio sul Brescia.
Nicolas 7: il migliore dei nerazzurri. Para un rigore a Ciano più per merito suo che per demerito dell’esperto attaccante di Grosso. Tiene a galla il Pisa con la solita attenzione e soprattutto con un bell’intervento su Novakovich quando siamo ancora sull’1-1. Non può nulla sui tre gol. Scivola sul secondo raddoppio di Zerbin ma è tratto in inganno dalla deviazione di Birindelli.
Hermannsson 5: Zerbin e Garritano lo mandano spesso in confusione. Sul primo gol Zerbin riesce a disorientarlo con una finta che poteva leggere meglio. Ricorre spesso al fallo e si prende anche un giallo prima di uscire(62′ Birindelli 5.5: appena entra subisce subito un fallo non sanzionato da Cosso mentre cercava di involarsi sulla destra. La sua sfortunata deviazione sul tiro di Zerbin è decisiva nel mettere fuori causa Nicolas. Per il resto si vede poco).
Leverbe 4.5: anche per uno dei top player della B arriva la giornata da dimenticare. Provoca il rigore atterrando Garritano, poi si fa ammonire per un fallo su Zampano dopo che aveva perso palla. L’errore che spiana la strada a Novakovich completa un pomeriggio da incubo.
Caracciolo 6: è tra quelli da salvare perché limita i danni e non commette leggerezze.
Beruatto 6: se la deve vedere con Zampano che è un brutto cliente e lo mette spesso in difficoltà trovando anche il cross con una certa facilità in occasione del raddoppio dei ciociari. E’ altrettanto vero che è uno dei più reattivi della squadra. Il giallo gli costerà la squalifica con la Spal(86′ Berra Sv)
Touré 5: in difficoltà per novanta minuti. Manca della sua solita esplosività e perde i duelli nel mezzo.
Marin 5.5: ribatte un tiro di Zampano ma anche lui soffre il maggior dinamismo dei centrocampisti del Frosinone.
Mastinu 5: stavolta non riesce a fare il solito lavoro di raccordo che gli era riuscito alla grande a Brescia e a Como. Paga forse più di tutti la scarsa condizione fisica visto che non giocava dalla gara con il Lecce di oltre un mese fa (69′ Sibilli 6: D’Angelo lo butta nella mischia per provare a vincerla ma la squadra va subito sotto. Cerca comunque di combinare qualcosa ed è tra gli ultimi ad arrendersi).
Siega 5.5: non partiva titolare da quasi nove mesi e la ruggine è evidente. Fa quel che può ma anche in fase di non possesso non garantisce grandi recuperi. Mette comunque lo zampino sul gol chiudendo il triangolo con Masucci prima del cross del numero 26 per Marsura (46′ Gucher 5: il capitano stavolta non riesce a dare qualità alla squadra e fargli cambiare passo in corso d’opera. Tocca pochi palloni ed è avulso dal gioco. Ancora una volta non rende al meglio al cospetto del suo vecchio club).
Marsura 6.5: secondo gol stagionale per l’attaccante nerazzurro che è bravo ad eludere Ravaglia sul lancio al bacio di Masucci. In precedenza aveva sfiorato il gol con un tiro deviato da Gatti che di fatto è l’occasione più nitida, gol a parte, della partita dei nerazzurri.
Masucci 6.5: resta il punto di riferimento della squadra anche in pomeriggi storti come quello di ieri. Si danna l’anima e al tempo stesso ci mette la qualità come quando a fil di sirena del primo tempo incarta un pacco dono per Marsura che lo scarta prontamente. Nella ripresa non può tenere quei ritmi ed esce comunque tra gli applausi(69′ Cohen 5.5: si vede solo a tratti e non riesce a incidere).