L’esperto tecnico Leonardo Menichini – ex allenatore del Pisa – ha commentato il campionato di Serie B conclusosi qualche settimana fa, analizzando da vicino anche l’andamento dei neroazzurri di Luca D’Angelo ai microfoni di TuttoPisa.com.

Prima di parlare di Serie B, è iniziato l’europeo dell’Italia con la vittoria contro la Turchia. Dove possono arrivare gli azzurri?

Per me c’è un clima molto positivo, tanta convinzione ed un gruppo molto unito, ogni traguardo può essere raggiunto. Bisognerà aspettare impegni più attendibili con squadre più provanti, ma questa Nazionale con Mancini sta facendo un ottimo percorso“.

Un campionato di Serie B avvincente, quello che si è concluso qualche settimana fa. Tra le promosse c’è la Salernitana, di cui lei è stato allenatore, si aspettava questo epilogo?

No, non me lo aspettavo, sapevo che era una squadra forte e che è stata rinforzata. Si poteva prevedere che avrebbe fatto un campionato importante ma alla vigilia pronosticare la Serie A in un campionato così difficile è complicato. Strada facendo però si è capito che poteva fare qualcosa di più; è stata una squadra che riusciva spesso a segnare e concedeva poco alle avversarie“.

Se dovesse identificare una sorpresa ed una delusione di questo campionato?

Parlando di sorpresa non posso nominare il Cittadella perché ormai è diventata una conferma. Il Venezia invece sì, 3 anni fa facemmo lo spareggio per i play-out con la Salernitana ed io ero in panchina. Dopo un triennio sono entrambe in Serie A. Per le delusioni ovviamente Lecce e Monza, pensavo facessero un campionato più importante“.

Da allenatore, c’è stato un giocatore o magari più di uno che l’ha sorpresa?

Ce ne sono stati tanti sinceramente, da alcuni dell’Empoli, tra i quali Ricci, al centrocampista del Venezia Maleh ed al fantasista dell’Ascoli, Sabiri. Ci sono state però anche tante conferme come Pettinari, Coda senza dimenticarci di Forte del Venezia“.

Empoli, Salernitana e Venezia, le tre promosse in Serie A. Quale è stato il valore aggiunto?

Tanti meriti sicuramente sono degli allenatori, sono riusciti a trasmettere le loro idee sul campo, a far sì che tutti credessero nell’obiettivo fino alla fine. Chiaramente anche le società hanno dimostrato solidità, soprattutto nei momenti di difficoltà, questo a livello di gruppo è un segnale fondamentale per raggiungere grandi obiettivi in un campionato così equilibrato“.

Il Pisa invece è stato artefice di un cammino altalenante. Che giudizio dà al torneo dei ragazzi di D’Angelo?

Sicuramente positivo, anche se c’è stato un momento in cui ho creduto potesse entrare nei play-off. Poi c’è stata una flessione con il rischio di scivolare in zone pericolose, poiché in B, essendoci tanto equilibrio, con 2-3 partite sbagliate puoi virare subito l’obiettivo. Però il Pisa ha fatto comunque un buon torneo anche con prestazioni importanti contro squadre più attrezzate, nessuna formazione ha dato la sensazione di mettere sotto i nerazzurri.
Gli è mancata un po’ di continuità e fortuna nei momenti decisivi della stagione per far svoltare la stagione“.

Vedendo alcune uscite del Pisa, come il 3-0 a Lecce e quello in casa contro la Spal, subentra anche un po’ di rammarico?

Direi che il Pisa aveva bisogno di capire bene e di sistemarsi in una zona buona di classifica. Assestarsi in classifica e fare di nuovo la B per il terzo anno è importante. Però è chiaro che adesso i tifosi sono esigenti, io li conosco, hanno visto il calcio di Serie A molti anni fa e quindi credo sia il momento di provare a fare qualcosa in più ed alzare l’asticella“.

Per una squadra come il Pisa, il Covid e la mancanza dei tifosi ha sicuramente inciso di più.

Ovviamente il calcio senza tifosi non è calcio, vedere agli europei un po’ di gente è molto emozionante. È chiaro che per qualche giocatore con poca personalità, giocare davanti ad un pubblico importante può comportare delle difficoltà. A prescindere da queste considerazioni l’apporto dei tifosi è fondamentale, soprattutto nel fornire gli stimoli giusti nei momenti complicati di una sfida“.

In panchina anche il prossimo anno sempre mister D’Angelo. Che impressione le ha fatto questo tecnico?

Molto buona, è un allenatore molto bravo e preparato che sa cambiare moduli sia in corsa che di partita in partita. Non è un integralista, sa sfruttare meglio le caratteristiche e le condizioni fisiche dei giocatori che ha a disposizione“.

Fra circa due mesi inizierà il nuovo campionato di Serie B, che torneo sarà? 

Più o meno una Serie B come negli ultimi anni, con sempre qualche sorpresa come il Venezia e la Salernitana nell’ultimo torneo cadetto. Un campionato molto equilibrato, con una classifica molto corta, dove un filotto di partite ti può portare a sognare in grande ma allo stesso tempo a sprofondare in zone calde“.

Una Serie B che vedrà l’arrivo della tecnologia.

Il calcio come tutte le cose della vita deve andare verso la tecnologia. Sono altamente a favore del VAR e della Goal Line Technology: bisogna dare più mezzi possibili agli arbitri per sbagliare di meno. Con questa tecnologia, lo dicono anche le statistiche, c’è una grandissima percentuale di errori in meno. Questo avvantaggia sia il gioco del calcio ma anche le stesse società“.

Futuro di Menichini?

Non lo so, vedremo se capiterà l’occasione, per adesso cerchiamo di riposarci, fare un po’ di vacanze e poi vedremo”.