Il tecnico, Massimiliano Alvini, ufficializzato recentemente alla guida del neopromosso Perugia, ha commentato lo scorso campionato di Serie B, con uno sguardo più attento al Pisa di Luca D’Angelo ai microfoni di tuttopisa.com.
Qualche giorno fa, l’annuncio alla guida del Perugia. Emozionato nel ripartire dalla squadra umbra?
“Sono contento di ripartire da una città che ha tradizione, passione e quindi quando si ama questo lavoro c’è sempre l’entusiasmo di iniziare un percorso“.
Potrebbe essere uno degli incarichi o l’incarico più importante della sua carriera fino a questo momento?
“Penso che siano stati tutti importanti per il percorso.
Una strada lunga che continuerà; essere a Perugia è comunque motivo di passione ed entusiasmo, rappresenta una tappa sicuramente molto importante“.
Come è nato questo matrimonio?
“E’ stato tutto molto improvviso, non me lo sarei mai aspettato.
Mi è arrivata una chiamata il 2 giugno e poi c’è stato l’incontro a Firenze che mi ha gratificato.
Non c’era mai stato prima un contatto se non qualche anno fa ma con un’altra dirigenza“.
Cosa si porta dietro dagli anni con la Reggiana?
“Con la Reggiana sono stati due anni straordinari, ho avuto la fortuna ed il piacere di allenare una società importante, contribuendo a far rifiorire passione verso la squadra e di crescere anche personalmente insieme ad un direttore come Tosi.
Mi rimane dentro tantissimo, la retrocessione è sicuramente un risultato negativo ma ci farà crescere molto.
Sono infinitamente grato alla Reggiana, l’epilogo finale non cancella la bellezza del percorso che è stato fatto“.
Passando al Pisa, che torneo hanno fatto nella scorsa Serie B i nerazzurri?
“Ha fatto un buon campionato considerando il livello molto alto.
Un torneo difficile e particolare, lo è stato anche per noi soprattutto per un po’ di inesperienza e per la mancanza di tempo nel programmare.
Anche per il Pisa ci sono state difficoltà ma è sicuramente un campionato positivo, per poco non sono andati ai play-off“.
Sempre in panchina Luca D’Angelo, cosa pensa di questo tecnico?
“Lo stimo tantissimo, abbiamo fatto il corso da allenatori insieme.
Penso che il percorso che sta facendo a Pisa sia di tutto rispetto, gli auguro le migliori fortune perché se le merita lui e la città.
C’è stima e rispetto“.
E’ stato giusto confermare il tecnico abruzzese a Pisa?
“Io in vent’anni che alleno ho cambiato poche società, sono per lasciare una traccia e lavorare.
Un allenatore ha bisogno di tempo per lavorare, sono per poter programmare e fare un lavoro più lungo.
Penso che il Pisa su questo punto di vista faccia bene, i risultati parlano chiaro“.
Guardando in prospettiva alla prossima Serie B.
Sarà ancora più difficile rispetto ai precedenti?
“Il campionato di Serie B ha un livello importante, il prossimo anno sarà sicuramente ancora più complicato, avvincente e molto bello da vedere“.
Sull’arrivo della tecnologia?
“E’ sicuramente necessario, ci sono società che investono milioni di euro e quindi c’è bisogno di un aiuto per gli arbitri.
Quest’anno ci sono stati tanti episodi che potevano essere evitati con l’ausilio tecnologico“.