Il Pisa esce da Perugia con un 1-1 che per quanto creato, e sprecato dal Perugia nel primo tempo, è più un punto guadagnato che perso. Anche se serve a poco per la classifica. Al netto del gol di Puscas che aveva portato in vantaggio un po’ a sorpresa i nerazzurri rimontati da una rete di Rosi.
Una flessione che può risultare decisiva. Il campionato non è ancora finito ma due punti nelle ultime tre parti dopo la sosta certificano una involuzione che potrebbe risultare decisiva nella corsa alla promozione diretta che diventa sempre più complicata. Tre punti da recuperare a Monza e Cremonese, adesso appaiate al secondo posto, e lì davanti c’è un traffico simile a quello nell’ora di punta sul raccordo anulare con il Benevento che ha agganciato i nerazzurri al quarto posto, e deve giocare il recupero mercoledì a Cosenza, e il Brescia che può scavalcare il Pisa se stasera batte il Parma. Più che la testa il problema del Pisa sembrano essere le gambe. La squadra nerazzurra non è più brillante nell’arco dei novanta minuti. Non solo a confronto con il girone d’andata ma anche con la squadra che giusto a marzo era capace di vincere quattro gare su cinque e andare alla sosta da seconda in classifica. Ancora una volta è stato pagato il dazio dello stop per le nazionali malgrado i calciatori nerazzurri non siano stati impiegato con un alto minutaggio nelle gare internazionali. Queste tre partite con Benevento, Brescia e Perugia rischiano di fare la differenza anche sul confronto rispetto al girone d’andata che tre giornate fa segnava solo -2 e adesso segna -7. La squadra anche ieri ha concesso troppe occasioni e tolta la prodezza di Puscas ha prodotto troppo poco in avanti, con i cambi d’attacco che non hanno fatto la differenza. Torregrossa non è brillante come un mese fa e Cohen, pur mettendoci impegno, resta un po’ la delusione di questo campionato.
Puscas illude. Nel primo tempo del Curi il Perugia crea e spreca, il Pisa soffre però segna. D’Angelo si schiera a specchio con Alvini rispolverando a sorpresa il 3-5-2, utilizzato l’ultima volta nella vittoria per 1-0 sul Benevento dello scorso novembre. Proprio sulle fasce il Pisa ha faticato per tutta la gara a contenere la spinta degli umbri sia con Birindelli, meglio nel secondo tempo, che con Beruatto. Una scelta, quella del modulo, che non ha portato vantaggi. Si rivedono Hermannsson e Touré , ancora sotto tono, dall’inizio mentre Benali e Torregrossa partono dalla panchina. Fiducia in attacco a Puscas e Sibilli. I nerazzurri, dopo un tiro alle stelle di Nagy, rischiano grosse più volte a centrocampo e in difesa, con Leverbe in costante difficoltà soprattutto con Matos. Al 5′ Nicolas è bravo ad allungarsi su un tiro cross di Santoro, poi al 9′ grande occasione in contropiede per il Perugia con De Luca davanti a che spreca calciando sul fondo grazie anche al recupero di Leverbe che lo costringe ad allargarsi. Lo stesso Leverbe però permette a a Santoro di anticipare Nagy e involarsi verso l’area scaricando su De Luca, stoppato provvidenzialmente dal recupero dell’ungherese. Proprio Nagy al 28′ fa pressione su Santoro che perde palla, Sibilli ne approfitta per servire Puscas che controlal con la suola, mette a sdedere Chichizola e segna il suo quinto gol in campionato. Una rete simile a quella segnata con il Crotone che fa impazzire di gioia gli oltre 1.500 pisani presenti al Curi. Il Perugia però reagisce e torna all’arremabaggio. Prima con un tiro cross di Santoro sul quale De Luca non ci arriva per un soffio, poi nei tre minuti di recupero con Nagy che salva ancora su Matos e infine Curado di testa coglie un palo clamoroso prima di un tiro di Lisi deviato in angolo. I numeri del primo tempo dicono che il Perugia ha calciato 14 volte verso la porta, contro le due del Pisa, con un computo 9-1 sul dato dei calci d’angolo. Ma quello che conta è che all’intervallo il Pisa va in vantaggio per 1-0.
Pari strameritato del Perugia. Non è poco perché il Pisa del secondo tempo approccia meglio la gara e prova a gestire il gol di Puscas. Per poco più di un quarto d’ora i nerazzurri sono bravi a placare la foga dei biancorossi e cercano di colpire in contropiede ma manca sempre qualcosa nel momento chiave. Sia quando spinge Birindelli sulla destra ma soprattutto quando il bravo Marin serve in area Puscas che stavolta si incarta e poi Sibilli viene chiuso in angolo da Segre. All’alba dell’azione il Pisa si trovava in un quattro contro uno, c’era anche Touré, con il Perugia che difendeva con il solo Dell’Orco. Serviva più cattiveria. Alvini fiutava il pericolo e correva ai ripari inserendo Carretta e l’ex Beghetto per Falzerano e Santoro. Ricomincia l’assedio e Nicolas riesce a salvarsi ancora prima di farsi male in una mischia. Il portiere resiste ma al 22′ arriva il pari dopo l’ennesimo calcio d’angolo e l’ennesima mischia risolta sotto misura da Rosi, subentrato nel primo tempo all’infortunato Sgarbi. Il pari non serve a nessuno ma il Perugia ha ancora qualcosa in più e va subito vicino al sorpasso proprio con il grande ex Lisi ma Nicolas è bravo a respingere di Piede. Il brasiliano però deve alzare bandiera bianca e lasciare il posto a Livieri che è subito bravo su un colpo di testa di de Luca su cross da sinistra dell’altro nuovo entrato Kouan. Poco dopo Carretta calcia di poco alto ed è l’ultimo vero tentativo del Perugia. Il Pisa prova a lottare ma come detto Cohen e Torregrossa non incidono mentre la vecchia guardia composta da De Vitis e Masucci è come sempre generosa, però difficile da giudicare nel poco tempo a disposizione. Oltre a Nagy e Marin si è salvato Caracciolo che come sempre non ha tradito le attese badando al sodo. Il Pisa si prende questo punto ma onestamente il Perugia è andato meglio dei nerazzurri.