Dopo la pesante sconfitta sul campo del Sudtirol il Pisa è tornato subito al lavoro presso i campi sportivi di San Piero a Grado. Il clima non può esser certo buono: un solo punto in 4 partite (conquistato in Zona Cesarini contro il Como) ed una squadra che sinora ha messo in mostra molte più ombre che luci. Niente drammi, siamo solo all’inizio della stagione ma per utilizzare le parole del tecnico Rolando Maran nel post partita della gara giocata in Trentino: “Bisogna darsi una svegliata“. L’allenatore, insieme al direttore generale Giovanni Corrado e con il direttore sportivo Claudio Chiellini, ha tenuto a rapporto la squadra: niente di trascendentale o particolarmente inusuale alla ripresa quantomeno nella forma ma nella sostanza – con tutta probabilità – il tentativo sarà stato quello di scuotere la squadra confermando la fiducia nelle qualità dei componenti della rosa e dello staff. Sabato, ore 14.00, all’Arena Garibaldi arriva la Reggina prima in classifica con 9 punti (miglior attacco e miglior difesa) guidata da Filippo Inzaghi a lungo accostato anche al Pisa dopo la decisione di non proseguire con Luca D’Angelo e poi finito in amaranto nel bel mezzo di una rivoluzione societaria. Una partenza complessa che, per ora, non si è riflessa nei risultati ed un atteggiamento – richiesto dall’ex attaccante del Milan e della Nazionale – che, per fare un esempio, al Pisa è mancato: “Abbiamo meno benzina degli altri nelle gambe. La ferocia non ci può mancare per sopperire a queste mancanze“. Ferocia, che se non verrà messa in campo rischierà di complicare ancora di più la situazione: in B la fame conta più di tecnica e tattica ed a cominciare da sabato dovrà essere una condizione che non potrà mai venire meno