Le parole di Rolando Maran in vista di Venezia-Pisa: “Guardo spesso la classifica, me la sono anche stampata, dev’essere un ulteriore stimolo per far bene a Venezia ma il tempo dirà se sarà salvezza o meno. Questa è una partita dove probabilmente bisogna tirare fuori un certo tipo di spirito che è quello di una squadra che deve aggrapparsi a qualsiasi episodio per portare a casa un risultato positivo.
Sono convinto che nel momento in cui ne usciremo, perché ne usciremo, saremo ancora più forti e beneficeremo di questo periodo negativo. Io sono soddisfatto degli allenamenti, vorrei vedere quello che ho visto in allenamento questa settimana sabato pomeriggio. I ragazzi mi stanno dimostrando grandissimo impegno. Vedo da parte dei ragazzi un grande attaccamento, mi dispiace che non si riesca a portare a casa tutto quello che vorremmo, qualcosa dal punto di vista psicologico ci tormento, solo allenandosi in un certo modo si può uscirne. Può bastare una scintilla che possa aiutare, ma in settimana ci siamo aiutati e ci stiamo aiutando da squadra. Al di là dello stato d’animo, ho un gruppo di ragazzi che sta spingendo forte. Se non fosse così sarei più preoccupato. Masucci è ancora in forse, è meno grave di quanto sembra, Esteves invece ha fatto la prima settimana un po’ con la squadra un po’ no, ma conto di portarlo. Gliozzi è recuperato. Avrei voluto che tutti venissero agli allenamenti, per far rendere conto di come ci stiamo allenando e di come stiamo remando dalla stessa parte, tutto questo è la vicinanza il sostegno ed il supporto. Siamo andati probabilmente un po’ peggiorando e ciò succede quando lo stato d’animo dei giocatori è negativo. Davanti non siamo riusciti mai a dare continuità, visti anche gli infortuni, abbiamo determinato meno, ma abbiamo lavorato su questo aspetto durante la settimana. In un momento così dobbiamo sentirci tutti dei leader, io per primo che in questa settimana ho cercato certezze in entrambe le fasi. Molto spesso perdiamo identità appena subito gol, cercando cose diverse rispetto a quelle che siamo abituati a fare. Invece noi dobbiamo avere costantemente una identità, non dobbiamo farci condizionare. E’ l’ultimo dei miei pensieri che a Venezia potrebbe essere la mia ultima spiaggia, ciò che conta è il Pisa e la vittoria. Dobbiamo pensare di avere la lucidità di affrontarla nel modo giusto. La settimana è stata incentrata sul mantenere una identità precisa durante tutta la partita. Dobbiamo avere una linea da seguire. Siamo squadra fino alla fine, nessun episodio dovrà condizionarci. Non dobbiamo avere altri pensieri se non questo. Nagy e Mastinu sono giocatori molto importanti per me, nell’economia della partita. Con Nagy ho parlato l’altro giorno dicendogli che forse dovevo dargli una pausa prima. A volte serve anche fermare un giocatore per far sì che abbia uno scatto in più. Mastinu invece è un giocatore che per l’economia della squadra può coprire più ruoli ed è importantissimo. E’ una squadra che ha degli uomini prima ancora che dei giocatori. Chi si deve mettere sempre in discussione sono proprio io, è la mia coscienza che lo impone. Di tutte le voci che si sentono non deve interessarmi, io devo solo trasmettere le cose giuste alla squadra, non ansie. Esiste l’allenatore che deve fare il bene della squadra e io sono concentrato su questo. A noi l’avversario conta poco in questo momento. Dobbiamo pensare a noi stessi”.