San Miniato
Di origine longobarda (VIII secolo) e situato sulla Via Francigena, San Miniato assunse un ruolo di primo piano sotto l’imperatore Federico II detto Barbarossa, divenendo dapprima sede del vicario imperiale in Toscana (nel Medioevo la città si chiamava infatti San Miniato al Tedesco), poi sede vescovile. Risalgono a questo periodo la costruzione del Seminario, dalla caratteristica facciata con affreschi, e il rifacimento del Palazzo Vescovile, entrambi nei pressi del Duomo.
San Miniato è città di vescovi e imperatori: dopo Federico II anche Napoleone è stato a San Miniato, dove viveva un ramo della famiglia Bonaparte. Gli eventi della Seconda Guerra Mondiale hanno purtroppo distrutto parte degli edifici medievali (tra cui la Rocca di Federico, poi ricostruita); particolarmente doloroso l’episodio della strage nazista in Duomo, da cui hanno preso spunto i fratelli Taviani per il film La notte di San Lorenzo.
Il centro storico di San Miniato offre un interessante Sistema Museale che collega con un biglietto unico otto poli espositivi, tra musei, edifici storici e collezioni. A San Miniato Basso si trova invece un Museo della Scrittura, pensato soprattutto per bambini e studenti, che ripercorre le tappe più importanti della storia della scrittura dall’età della pietra ai giorni nostri.
San Miniato offre tutto l’anno un’intensa attività culturale: dal festival internazionale del teatro di figura La luna è azzurra (fine giugno) alla Festa del Teatro (luglio), alla rassegna estiva di concerti di musica classica Un castello di suoni.
L’evento clou del calendario sanminiatese è però la tradizionale Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco, che si svolge nelle principali vie e piazze del centro storico il secondo, terzo e quarto fine settimana di novembre. La mostra mercato è preceduta da altre feste legate al prezioso tubero nei paesi vicini: si inizia a marzo con Cigoli (paese natale del pittore Ludovico Cardi detto "Il Cigoli") e si prosegue con Balconevisi e Corazzano, dove si trovano una pieve romanica del XII secolo e il Teatro Comunale di Quaranthana.
Il pomodoro grinzoso, il carciofo, il mallegato, l’oliva mignola sono solo alcuni dei prodotti tipici che hanno contribuito a fare di San Miniato la Città dei Sapori e dello Slow Food. Qui è nato il “mercatale”, il mercato delle produzioni agricole a chilometro zero, per favorire il consumo delle produzioni locali.
San Miniato è uno dei comuni del Comprensorio del Cuoio, con industrie localizzate prevalentemente nella frazione di Ponte a Egola.