A pochi turni dalla fine, quando il peggio ormai sembrava alle spalle, un focolaio Covid_19 che ha colpito il Pescara mette in crisi la conclusione programmata del campionato di Serie B. Sono 7 i casi nel club abruzzese con l’ASL locale che ha deciso, come avvenuto anche in altri casi, di isolare la squadra che così non potrebbe disputare le prossime 3 gare.
Se se dovesse seguire il regolamento deciso ed approvato dalla Lega B e da tutti i club il Pescara dovrebbe giocarsi il jolly per la sfida in programma sabato con l’Entella e poi perdere a tavolino le gare successive. Ma il caso “Juventus–Napoli” ha fatto giurisprudenza e, come nel caso del recente Empoli–Chievo, quando interviene l’ASL il Giudice Sportivo non prende provvedimenti nei confronti del club che non si presenta e la Lega fissa il recupero.
Non andò così alla Reggiana nel girone d’andata che con quasi 30 contagiati tra calciatori e staff non andò in trasferta a Salerno e perse la gara a tavolino. Proprio per questo il club emiliano ha diramato nelle scorse ore un comunicato in previsione di probabili decisioni analoghe ed Empoli-Chievo anche per le gare del Pescara in lotta come il sodalizio granata per non retrocedere: “La società AC Reggiana, preso atto del Comunicato Ufficiale n.219 della Lega Nazionale Professionisti Serie B diffuso in data odierna, esprime il proprio dissenso in merito alla decisione di rigiocare la gara Empoli – Chievo e al riconoscimento della “causa di forza maggiore” che non è stata considerata per i contagiati da Covid-19 presenti nel gruppo squadra granata nel mese di Ottobre. Premessa la totale solidarietà e vicinanza umana ai contagiati dell’Empoli e di tutte le altre squadre che si sono imbattute nel Virus, restano grande amarezza, forte sconcerto e totale stupore in merito alle differenti risoluzioni di una medesima situazione. Si evidenzia come tale trattamento abbia dato peso differente ai contagiati del nostro club rispetto a quelli della società toscana: 29 persone colpite da Covid-19 non sono state ritenute sufficienti per il rinvio della partita. Questa disparità di giudizio all’interno della stessa categoria non garantisce in nessun modo la regolarità del campionato in corso“. Sulla questione è intervenuto anche il Presidente dell’Ascoli Massimo Pulcinelli: “Se vogliamo mantenere intatta la regolarità del campionato sono del parere che, dopo quanto successo a Pescara, il torneo vada fermato – ha dichiarato a Picenotime.it -. Urge un Consiglio di Lega sul tema, prima possibile. Può andar bene giocare questa giornata, la 34esima, ma poi tutto deve essere fermato altrimenti sarà un campionato totalmente irregolare“. Ed il Presidente di Lega Mauro Balata ha convocato d’urgenza un’assemblea per Domenica 18 Aprile alle ore 15, al termine delle gare del 34° turno. Il rischio, concreto, è che si decida di fermare le gare della 35^ e 36^ giornata, aspettando che il Pescara possa ritornare in campo, rimodulando poi calendario finale delle ultime 4 giornate giocando prima tutti i recuperi e successivamente varando nuove date (ufficializzate poche ore fa) di playoff e playout. In questo caso però viene da chiedersi: se tra due settimane ci fosse un nuovo focolaio in un altro club, che cosa potrebbe accadere? Un nuovo rinvio con riprogrammazione del finale di stagione? La situazione è molto complessa ed era facile da prevedere senza seguire il regolamento varato ed accettato da tutte le società cadette.